[01/08/2006] Rifiuti

I rifiuti fra dinamiche inerziali e volontà politiche

LIVORNO. L´analisi della produzione totale dei rifiuti (urbani, speciali e pericolosi) relativa al periodo 1998-2003 ha evidenziato un aumento del 23%. Nello stesso periodo la produzione pro capite di rifiuti urbani è aumentata del 15,9% (con una breve parentesi del 2003 che ha visto un aumento del solo 0,6%).

Nel 2020 i rifiuti urbani in Toscana potrebbero crescere tra il 27 e il 34 per cento. Quelli speciali del 53% e quelli pericolosi del 12%.
Nella migliore delle ipotesi dunque, al 2020 si prevede un aumento dei rifiuti totali del 31,33%.

Lo dice il Piano regionale di azione ambientale (Praa), che si pone invece come obiettivi da raggiungere (entro il 2010) quelli di ridurre la produzione degli urbani del 15%, di portare la raccolta differenziata al 55% e di ridurre i conferimenti in discarica.

Un obiettivo auspicabile e ambizioso che dovrà essere correlato anche con l´indicazione di azioni, di strumenti e di finanziamenti per raggiungerlo.

«Una corretta gestione dei rifiuti (che) richiede di minimizzare la quantità di rifiuti in discarica incentivando l´utilizzo di materiali recuperabili e la raccolta differenziata, individuando metodi di raccolta appropriati in funzione delle specifiche condizioni locali e incentivando la realizzazione di impianti a tecnologia avanzata» è infatti più una dichiarazione da programma politico che da Piano di azione.

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