[04/08/2006] Rifiuti

Raccolte differenziate e uso dei prodotti derivati continuano a camminare su strade parallele

FIRENZE. Novità in vista per le aree verdi fiorentine: un parco di 15000 metri quadri nascerà in via Isonzo vicino al campo di atletica leggera di Sorgane. Il via libera della Giunta c´è già e prevede per un importo complessivo di 250mila euro la risistemazione completa dell´area che diventerà un grande giardino con un nuovo impianto di illuminazione, di irrigazione, vialetti pedonali, arredi urbani, giochi per bambini e area per cani.

Il secondo intervento riguarda invece il parco dell´Anconella, dove in questi giorni sono state installate 9 panchine in ferro, nel tratto compreso tra piazza Ravenna (Albereta 2000 esclusa) e il parco dell´Anconella, mentre successivamente sarà realizzata una pista ciclabile che partirà da piazza Ravenna fino a Nave a Rovezzano.

Opere ambientali, sulla cui sostenibilità abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore all’ambiente del Comune Claudio Del Lungo. «Per quanto riguarda gli arredi urbani noi da tempo abbiamo escluso l’utilizzo di legni esostici da tutti i nostri acquisti, e di quelli inseriti in un’apposita lista di Greenpeace. Quindi si tratta quasi esclusivamente di legno nazionale certificato e poi per l’illuminazione usiamo manufatti in ferro e ghisa, mentre per l’Albereta, che è un progetto del quartiere, realizzeremo la pista ciclabile con materiale di recupero, in particolare calcare e marmettola, che è un residuo marmoso altrimenti destinato alla discarica».

Assessore, come mai per arredi urbani non sono stati acquistati manufatti realizzati in plastica riciclata, per esempio quelli prodotti dalla Revet, l’azienda che raccoglie e ricicla quasi tutto il multimateriale della nostra regione? «Guardi si sbaglia, la Revet ancora non commercializza arredi urbani, loro fanno e vendono pancali in plastica riciclata ma la linea degli arredi è ancora in fase di sperimentazione per arrivare a prezzi accessibili. Casomai in Toscana c’è la Recoplast di Montemurlo che realizza da sempre manufatti in plastica riciclata ma purtroppo hanno prezzi folli: da presidente di Aer in Valdarno e Valdisieve avevo allestito più di 50 isole ecologiche con fiorere e grigliati prodotti da loro, è vero che si deteriorano più lentamente del legno, ma costano un 30% in più. Inoltre non è solo un problema di agenti atmosferici, nei parchi abbiamo molti atti di vandalismo e le panchine in plastica riciclata sarebbero ancor meno convenienti».

Da parte della Revet di Empoli-Pontedera si affermano cose un pò diverse: «Certo che facciamo gli arredi urbani per i parchi – spiega il presidente Antonio Marrucci – abbiamo anche ottenuto recentemente il marchio Plastica seconda vita rilasciato da Ippr sia per i pallets che per panchine e fioriere. Non abbiamo ancora un campionario vastissimo ma siamo già in grado di vendere i nostri prodotti ai comuni, come per esempio è già stato fatto per alcuni giardini pubblici a Limite e Capraia. Per quanto riguarda i prezzi certo che sono un po’ più alti rispetto al legno, ma i nostri prodotti non hanno bisogno di alcuna manutenzione».

C´è solo da aggiungere, da parte nostra, che analogamente ad altri prodotti realizzati con materiale riciclato, i prezzi non scenderanno mai se le istituzioni (come peraltro stabiliscono direttive europee e leggi nazionali e regionali) non faranno da apripista a questo tipo di acquisti. E sarà completamente inutile, poi, nei giorni dispari, gridare contro l´assenza di sbocchi di mercato per i prodotti realizzati dal materiale derivato dalle raccolte differenziate.

Torna all'archivio