[04/08/2006] Comunicati

Liberalizzazioni, privatizzazioni, e alleanze spurie

ROMA. Dopo l´approvazione alla Camera della manovra bis che contiene anche il decreto Bersani-Visco sulle liberalizzazioni e sulla anti-evasione, cominciano ad arrivare i primi commenti anche dal mondo dell´ambiente e dei servizi pubblici.

«Si tratta di un primo importante passo nei processi di apertura dei monopoli pubblici dei mercati locali - esordisce il presidente Fise Assoambiente (l’associazione che in Confindustria rappresenta le imprese che operano nella gestione dei rifiuti), Pietro Colucci (nella foto) - Giustamente dalla legge sono stati tenuti fuori i servizi pubblici locali, che necessitano di una disciplina specifica che tenga conto degli investimenti privati nelle società miste. A tal riguardo, ci auguriamo che il disegno di legge Lanzillotta proceda rapidamente, recependo le esigenze del comparto ambientale, della gestione rifiuti e degli altri settori interessati rappresentati da Fise».

Pietro Colucci sottolinea però «che proprio mentre il Governo e il Consiglio di Stato fissano rigorosi paletti all’attività delle aziende pubbliche e alla conseguente efficienza ed economicità dei servizi, si osservano ancora trattative private tra aziende pubbliche e enti locali senza alcuna forma di concorrenza».

Prima dell´ok definitivo, l´assemblea ha approvato proprio l´odg di Rifondazione comunista sui servizi pubblici locali che impegna il Governo a «rivedere, anche alla luce di ulteriori approfondimenti sugli effetti reali, la normativa in oggetto nell’ambito della prossima sessione di bilancio al fine di eliminare i possibili impatti negativi sull´operatività e sull´efficienza delle società pubbliche interessate».

Le società di servizi pubblici locali strumentali, si legge nell’ordine del giorno di Rifondazione, «subiscono danni nonostante abbiano già dimostrato di essere competitive sul mercato». Per questo motivo, limitare il campo d’azione delle società che fanno capo a Regioni ed Enti locali «in termini di diseconomia di scala provoca un impatto negativo sullo stato economico-finanziario delle aziende pubbliche e, di conseguenza, introduce elementi tendenti alla privatizzazione delle stesse società pubbliche».

Insomma, ad una prima lettura sembrerebbe in atto un´alleanza trasversale tra Rifondazione comunista e Cdl contro liberalizzazioni dei servizi pubblici locali che favorirebbero le privatizzazioni. Quelle stesse privatizzazioni che, invece, sono auspicate da Fise Assoambiente che pure apprezza il decreto Bersani Visco. O no?

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