[04/08/2006] Parchi

Illeciti in mare, triste escalation di reati in Toscana

PORTOFERRAIO (Livorno). Mare Monstrum 2006, l’annuale rapporto di Legambiente sulle illegalità ambientali compiute in mare e lungo le coste. Disegna una fotografia quasi drammatica della Toscana: Con 1347 infrazioni accertate, ossia 2,24 infrazioni per km di costa, 238 persone denunciate o arrestate e 158 sequestri effettuati, la Toscana si posiziona al quinto posto, dopo le regioni a tradizionale presenza mafiosa, nella classifica generale del mare illegale presentata da Goletta Verde durante la sua tappa all’Isola d’Elba.

La campagna di Legambiente stila anche particolari classifiche per tipologie di reati: gli illeciti relativi al Codice della navigazione accertati dalle Forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto fanno conquistare alla Toscana un poco onorevole terzo posto nella classifica delle illegalità del popolo dei naviganti, passando dalle 442 infrazioni denunciate nel 2004 alle 755 del 2005.
Continua poi la corsa al mattone selvaggio (la Toscana è al sesto posto), con 220 infrazioni accertate, 151 persone denunciate o arrestate, 88 sequestri effettuati. Il problema dell’abusivismo, insieme alla cementificazione degli alvei fluviali e ai prelievi di sabbia per l’edilizia, finisce per aggravare il fenomeno dell’erosione costiera, che in Toscana interessa il 38,7% del litorale.
Situazione critica in Toscana anche per quanto riguarda la depurazione delle acque reflue, che si attesta al 66,6% (la media nazionale è pari al 74,8%”) e influenza fortemente lo stato di salute dei fiumi e delle acque marine prospicienti. Al 2003 lo stato ecologico dei corsi d’acqua per il 16% era sotto la sufficienza.

«C’è ancora molto da fare – ha commentato Santo Grammatico, portavoce nazionale Goletta Verde - per raggiungere un buon livello di rispetto della costa e del mare. E ci dispiace constatare che i primi a non rispettare l’ambiente marino sono proprio coloro che ne fruiscono, come dimostra il preoccupante aumento delle infrazioni al Codice della navigazione e gli scempi edilizi perpetrati sulla costa. Caso emblematico di questa cementificazione senza regole è proprio l’isola d’Elba, cuore del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano».

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