[16/08/2006] Comunicati

Le 5 Vele a Capalbio e l’assalto alle coste italiane

CAPALBIO (Grosseto) – Non solo di denunce vive Goletta Verde, ma organizza anche blitz “al positivo” per promuovere le aree marine protette e consegnare le 5 vele, un riconoscimento assegnato dalla Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano alle località balneari dove turismo e ambiente vanno a braccetto: tra i comuni premiati anche Capalbio, dove oggi il sindaco Lucia Biagi ha issato simbolicamente la bandiera della qualità balneare.

«Per guadagnarsi le vele – ha dichiarato Angelo Gentili(nella foto) - la bellezza tout court non basta. Bisogna sapervi associare una corretta gestione del territorio, interventi e politiche in linea con il rispetto dell’ambiente e una buona funzionalità dei servizi. Capalbio, come le altre nove località che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, non si distingue solo per il mare pulito ma anche per la qualità dell’offerta ricettiva, l’interesse del centro storico, le attività tradizionali ed enogastronomiche, la salvaguardia del patrimonio naturale».

Ma Goletta Verde ha voluto anche ricordare l’Italia costiera che non va: dal club di Scannella (Ischia) al villaggio turistico “Il Minareto” (Siracusa), dai propositi di cementificazione di Marinella al diluvio di secondo case nel parco del Delta Po, dal progetto del mega-villaggio “Europaradiso” a Crotone all’albergo di Cala Granu a Porto Cervo (Arzachena), i volontari di Legambiente hanno manifestato contro gli ecomostri esistenti e quelli in progetto e contro le colate di cemento illegale rilanciate dall’ultimo condono del governo Berlusconi.

«Sono 3.359 le infrazioni accertate sul demanio marittimo nel 2005 – si legge in una nota di Legambiente - In testa la Campania con 623 infrazioni accertate, seguita da Sicilia (622), Calabria (538) e Puglia (494). Sul fronte dell’erosione, sui 3.950 chilometri di spiagge italiane ben 1.661 stanno retrocedendo».

I casi più eclatanti sono stati “premiati” da Goletta Verde con le 14 bandiere nere dei nuovi pirati delle coste. Tra questi, il comune di San Vincenzo (Li), per l’ampliamento del porto turistico; la regione Veneto per avere favorito la trasformazione del suo litorale in una lunga striscia di cemento, ignorando aree protette e indicazioni fornite dalla Ue; la giunta regionale siciliana per l’approvazione di un provvedimento che prevede di sottrarre il 50% delle spiagge alla libera fruizione balneare, con la costruzione di manufatti che produrranno un forte impatto su un ambiente già fragile e instabile.

E da Capalbio Goletta Verde e Legambiente hanno ribadito il loro no al progetto di autostrada tirrenica, per gli ambientalisti è «costosissimo e devastante per il territorio costiero» e chiedono «un intervento urgente per la messa in sicurezza e il potenziamento dell’Aurelia».

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