[18/08/2006] Rifiuti

Da martedì in Libano la task force italiana contro la marea nera

ROMA. L’annuncio era stata dato nei giorni scorsi, ma adesso il ministero dell’ambiente ha fornito dati e caratteristiche della task force inviata dall’Italia in libano che comincerà a lavorare martedì prossimo per ripulire la marea nera che ha contaminato 120 chilometri di coste libanesi. Sono infatti 30mila le tonnellate di olio combustibile fuoriscite dalla centrale elettrica di Jiyeh, situata a 30 km a sud di Beirut, che è stata ripetutamente bombardata dalle forze israeliane a metà luglio. La marea nera è un cocktail chimico altamente pericoloso composto di idrocarburi policiclici aromatici, di sostanze come il benzene, il benzopirene, il tuolene, i policlorobifenili (pcb) che mettono a rischio la salute dell´ambiente e dei circa 3 milioni di persone che abitano nell´area.
La task force italiana è composta da 6 esperti nel settore ambientale e specialmente marino: il dott. Roberto Mussapi, capo del dipartimento Tutela delle Acque dell´Apat (Agenzia per la protezione ambientale e per i servizi tecnici); i dottori Ezio Amato, Luigi Alcaro, Pierpaolo Giordano, ricercatori dell´Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al Mare); il capitano di vascello Vittorio Alessandro ed il capitano di fregata Angelo Pistorio, del reparto ambientale marino della Capitaneria di porto.
La task force avrà il compito di individuare luoghi, tipologie di inquinamento, e termini per gli interventi necessari. Alla luce delle indagine svolte dalla task force, verranno definiti i mezzi e le attrezzature più idonee per la bonifica, il disinquinamento, la limitazione dei danni e il ripristino dell´eco-sistema territoriale.
Secondo il ministero dell´Ambiente, l´intervento della task force ambientale avrà tra l´altro l´effetto di valorizzare ulteriormente la posizione italiana nel mar Mediterraneo. L´Italia e´, con la Francia, il principale finanziatore della Convenzione per la protezione dell´ambiente marino e delle regioni costiere del Mediterraneo (la cosiddetta. Convenzione di Barcellona) che, siglata nel 1976 e ratificata, dall´Italia, con la legge 25 gennaio 1979 n. 30, riunisce tutti i 21 paesi dell´area mediterranea.

Torna all'archivio