[21/08/2006] Acqua

Per un chilo di carne servono 10mila litri d´acqua

STOCCOLMA. Si apre oggi in Svezia la Settimana mondiale dell´acqua, che cercherà di gridare al mondo e di far comprendere la necessità di una trasformazione radicale della gestione del prezioso liquido, in modo che il problema in futuro non diventi ancor più drammatico coinvolgendo percentuali crescenti della popolazione del globo, visto che già oggi un abitante su 3 soffre della manzìcanza di acqua.

Per il direttore generale della gestione dell´acqua (International Water Management Institute, Iwmi) Frank Rijsberman, che ha curato lo studio ´Valutazione completa della gestione dell´acqua per l´agricolturà, cui hanno collaborato 700 esperti internazionali, ci sono due tipi di penuria: quella dove le risorse idriche sono eccessivamente sfruttate, con l´effetto di far abbassare il livello delle falde acquifere e prosciugare i fiumi, e quella nei Paesi privi di mezzi tecnici o finanziari per ´catturare´ l´acqua (delle piogge, dei fiumi), che si trova in abbondanza.

Complessivamente, dice Rijsberman, la penuria d´acqua è dovuta per il 98% a cause umane, per il 2% a cause naturali. L´agricoltura - dice lo studio - utilizza non meno del 78% della disponibilità mondiale dell´acqua, mentre l´industria ne usa il 18% e le municipalità l´8 per cento.

E´ stato calcolato che oggi per produrre gli alimenti necessari al consumo di una sola caloria ci vuole un litro d´acqua; ne servono 10 mila litri invece per produrre un chilo di carne. Ciò significa che nel 2050, quando la popolazione mondiale aumenterà (dagli attuali 6,1 miliardi di abitanti) di 2-3 miliardi di unità, le politiche di gestione dell´acqua dovranno essere completamente riviste. E dovrà cambiare sia la mentalità abitudinaria dei cittadini che quella antiquata dei governi.

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