[24/08/2006] Rifiuti

Quando i sentieri diventano latrine

CAPOLIVERI (Livorno). L´accessibilità alle spiagge è spesso fonte di problemi. Si parla molte volte della necessità di nuovi parcheggi senza rendersi conto che più turisti arrivano e maggiore è la pressione antropica che si riversa sul territorio, le cui risorse non sono infinite. Perché la fruizione di una spiaggia presuppone anche la realizzazione di servizi, che vanno da quelli più turistici (noleggio ombrelloni, canoe, kite surf, ma anche aree di ristoro), a quelli più fisiologici, come appunto i servizi igienici.

Capita però anche, come ha segnalato un turista in vacanza all´isola d´Elba, che a fronte di due
stabilimenti balneari (o comunque esercizi turistici) sorti sulla spiaggia di Norsi nel Comune di Capoliveri, si neghi l´uso del bagno agli stessi turisti. Il risultato è quello che vedete nella foto affianco scattata da Antonio Brotto di Bassano del Grappa che da anni frequenta la spiaggia di Norsi con la moglie e il figlio.

«L´anno scorso - spiega Legambiente Arcipelago - il turista che ci ha inviato la lettera si era già rivolto ai due esercizi sorti sull’arenile perché aveva un bisogno impellente, ma entrambi avrebbero risposto che il bagno non c´era. Quest´anno ci ha riprovato: uno avrebbe risposto che il bagno era rotto, l´altro che non c´era acqua».

Chiedendosi il perché di questa inefficienza dei servizi, il nostro ospite veneto ha fatto un giretto lungo i sentieri che si diramano dal sentiero principale che porta alla spiaggia ed ha scoperto una vera e propria latrina all’aperto, con escrementi e fazzolettini sparsi ovunque, che denota un uso consolidato di tale zona come un gabinetto pubblico, in assenza di alternative, pubbliche e private che dovrebbero essere presenti su una spiaggia così frequentata.

«Ci siamo recati a controllare - dicono da Legambiente - e abbiamo potuto appurare che percorrendo il sentiero principale il puzzo è impressionante, e sul sentiero stesso ci sono anche alcuni pezzi di carta appesi agli alberi che segnalano latrine laterali “minori”.
Forse non solo di parcheggi necessitano le nostre spiagge - conclude il Cigno verde - ma anche di servizi igienici efficienti e degni di un paese civile e di una maggiore cura a quello che tutti, pubblico e privati dimenticano, il retrospiaggia e l’ambiente circostante».

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