[24/08/2006] Rifiuti

Carta: Toscana virtuosa nella raccolta e nel riciclo

LIVORNO. Il fatto che la Toscana, nella raccolta differenziata della carta, si confermi al vertice della classifica nazionale è una notizia sicuramente positiva. I numeri – forniti da Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo a base cellulosica) – evidenziano che addirittura il Granducato doppia la media italiana: 78,1 kg contro 40.

I complimenti alla Toscana del direttore generale di Comieco Carlo Montalbetti fanno piacere e sono meritati, anche perché, come da lui stesso spiegato, essere virtuosi significa pure ricevere dei contributi economici da parte di Comieco. In tutto, infatti, ai Comuni toscani sono stati conferiti quasi 11 milioni di euro.

Nel comunicato del Consorzio si sottolinea poi che sono notevoli i benefici ecologici generati dalla raccolta: le 273mila 327 tonnellate di carta raccolta dai toscani equivalgono, dicono, alla capienza di oltre due discariche. In termini generali, aggiungono, negli ultimi 8 anni la raccolta di carta è aumentata del 126 per cento e questo “ha evitato 100 discariche e generato un trasferimento di risorse ai Comuni pari a 344 milioni di euro”.

Rinnoviamo anche noi di greenreport.it i complimenti alla Toscana, ma vorremmo fare una domanda e quindi invitare tutti a una riflessione. Ammesso che raccolta e riciclo combacino perfettamente - ovvero tanto si raccoglie e tanto si ricicla – non si può dimenticare che un 1 chilo di carta riciclata produce da 0,2 a 0,5 chili (stando a chi produce carta riciclata) di fanghi e pulper (rifiuti peraltro giuridicamente definiti speciali). Perchè si omette questo dato? Perché non se ne parla?

Se si volessero dunque dare i numeri precisi, bisognerebbe fare un calcolo: 273mila tonnellate di carta sono 273.000.000 chili. E dunque, volendoci tenere bassi e quindi considerando che ogni chilo produca 0,2 chili di fanghi e pulper, il riciclo di 273mila tonnellate di carta corrisponde a 54mila 600 tonnellate di "rifiuti da rifiuto" (che diventerebbero addirittura 136.500 tonnellate nel caso che la produzione di fanghi e pulper per ogni chilo di carta fosse di 0,5 chili).

Quando si parla di –100 discariche, quindi, bisognerebbe però anche ricordarsi delle almeno 54mila 600 tonnellate di "rifiuto da rifiuto" e magari spiegare dove attualmente vanno a finire quelli delle cartiere toscane. Altrimenti manca un pezzo della filiera. E se manca un pezzo della filiera manca anche un pezzo dell´informazione.

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