[25/08/2006] Rifiuti

Nigi sul referendum a Campi: la Provincia non ne ha bisogno

FIRENZE. Un referendum sull’inceneritore a Case Passerini. L’idea è del diessino Franco Malinconi e di un gruppo di oppositori che hanno lanciato la sfida due giorni fa. Sfida che, il sindaco Fiorella Alunni, ha prontamente accettato. Che c’è di strano? Che stiamo parlando del Comune di Campi e non, come si potrebbe pensare, di Sesto Fiorentino, sede questa sì indicata per la realizzazione dell’inceneritore. Una situazione piuttosto singolare se si considera anche che il progetto fa parte del piano provinciale di gestione dei rifiuti dove l´impianto discusso non è certo l´unico previsto. Della cosa, quindi, ne abbiamo parlato con l’assessore provinciale all’ambiente Luigi Nigi (Nella foto).

Assessore, che cosa ne pensa della proposta di un referendum sull’impianto di Case Passerini? «Io non ne ho bisogno. Avendo avuto la questione già inserita nei programmi elettorali provinciali e comunali non ne vedo la necessità. A Campi forse c’è qualche regola per cui il referendum si potrà fare. Ma per quanto mi riguarda, lo ripeto, non ho bisogno di sondare ulteriormente. Il referendum, in generale, è uno strumento utile quando si introducono novità. Ma questo non mi pare che lo faccia».

Quanto può essere funzionale ad una decisione partecipata, e cogente, che un referendum (nel caso) si faccia in un solo Comune, per di più non quello dove si realizzerà l’impianto? E che il sindaco di quel Comune si dica subito pronta ad accettare la sfida? «Non voglio entrare in questa discussione. Dico solo che il sindaco di Campi sa fare bene il suo lavoro».

Risposta diplomatica, ma sulla protesta al progetto che ne pensa? «E’ un percorso non concluso. Per cui le difficoltà proseguiranno. Le opposizioni all’inceneritore, anche con valutazioni politiche, credo che resteranno in piedi fino all’ultimo».

Torna all'archivio