[25/08/2006] Energia

Lamberti e Cosimi sull´Olt e la riconversione a metano della centrale Enel

LIVORNO. In questi giorni di conto alla rovescia per il rigassificatore Olt offshore da realizzarsi 12 miglia al largo della costa livornese e pisana, che il 30 agosto sarà probabilmente sdoganato dalla cabina di regia voluta dal premier Prodi, alimenta inevitabili polemiche anche a livello locale. Mentre infatti i comitati tessono nelle loro riunioni strategie di opposizione, a livello politico non mancano punzecchiature a destra, a sinistra e anche in alto e in basso. Così l’ex sindaco di Livorno Gianfranco Lamberti interviene dicendo che stando così le cose, dall’offshore alla fine ci guadagna solo Pisa.

A Lamberti e al suo successore ed attuale sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, rivolgiamo la stessa identica domanda, (coniugando ovviamente i verbi al passato e al presente).

Lamberti, perché nell’affare Olt, la sua giunta non ha messo il vincolo della riconversione a metano della centrale Enel di Livorno?
«Come no? Nell’ambito della task force fra enti locali e ministeri per il salvataggio del cantiere fu elaborato un documento ufficiale, mai sottoscritto ma comunque agli atti, in cui si riconoscevano per Livorno due elementi essenziali legati alla progetto del rigassificatore. Il primo era un impegno ad allestire la nave gasiera all’inetrno del cantiere navale, che avrebbe significato per l’azienda un modo per tentare di uscire dalla crisi. Il secondo impegno era proprio la riconversione a metano della centrale Enel del Marzocco. Questo documento, scritto nero su bianco e condiviso anche dalla presidenza del consiglio, non si è concluso con una sottoscrizione perché è finito il mio mandato. Mi ricordo bene che Letta mi disse, correttamente, che la sottoscrizione sarebbe stata più giusto farla con il nuovo sindaco, visto che eravamo nella primavera del 2004 alle porte delle elezioni. Poi non so come mai questo protocollo non sia stato firmato».

Cosimi, perché nell’affare Olt, la sua giunta non mette il vincolo della riconversione a metano della centrale Enel di Livorno?
«Perché c’è già. Per chi non se lo ricorda va sottolineato che nel 97-98 noi abbiamo firmato una convenzione con Enel che la impegnava a fare la conversione a metano nel momento in cui ci fosse stata possibile la reversione delle linee dell’alta tensione che doveva essere costruite. Nel protocollo si diceva che i lavori sarebbero cominciati non oltre il febbraio del 2004, ma in quel momento Enel si tirò indietro adducendo la mancanza di materiale combustibile cioè gas. Quest’ultima è una promessa verbale, ma la convenzione precedente è scritta ed è agli atti, quindi la realizzazione di Olt corrisponde immediatamente alla rivendicazione della riconversione a metano della centrale Enel».

Quindi l’Olt è vincolata alla riconversione?
«Per me la riconversione è una conditio sine qua non per il continuamento della vita centrale. Così non può rimanere, se non riconvertono chiuderanno».

Ergo, se l´Enel non riconverte a metano, la centrale chiude, ma l´Olt si fa comunque.

(nella foto: la centrale Enel di via del Marzocco)

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