[28/08/2006] Parchi

Caccia. la regione approva preaperture e deroga allo storno. Wwf: «si parte nel peggiore dei modi»

FIRENZE. La giunta regionale ha autorizzato la preapertura dell’attività venatoria per il 2 e 3 settembre. Sarà possibile cacciare alcune specie migratrici solo da appostamento e nell’Atc di residenza venatoria, con l’esclusione delle 60 Zone di protezione speciale, in 50 delle quali la caccia era già vietata.
Una seconda delibera approvata oggi dalla giunta prevede la caccia in deroga per lo storno (nella foto), che l’assessore all´agricoltura Susanna Cenni vuole reintrodurre tra le specie cacciabili.

Dalle 6,30 alle ore 19,00 si potranno cacciare in tutte le province toscane tortora, colombaccio e merlo, mentre nei laghi artificiali, dalle 5,45 alle ore 19,00, si potrà sparare ad alzavole, germani reali e marzaiole.

Una decisione che non piace a Guido Scoccianti, presidente del Wwf Toscana: «Anche quest’anno si parte nel peggiore dei modi, con una caccia estremamente dannosa. La caccia nella tarda estate è infatti da anni contestata da ambientalisti e mondo scientifico per i danni gravissimi che comporta alla fauna».

«Si tratta di un periodo estremamente delicato per molte specie animali: vi sono giovani ancora dipendenti dai genitori, non sono arrivati i contingenti migratori provenienti dal Nord e quindi il prelievo si concentra sulle coppie nidificanti nel nostro paese che sono per noi le più importanti, parte delle femmine delle anatre non hanno ancora completato la muta e hanno difficoltà di volo, sul nostro territorio vi sono ancora moltissime specie migratrici protette che subiscono disturbo e danno diretto dalla preapertura».

Scoccianti sottolinea che lo storno è specie protetta dalle norme europee e sottolinea che «la direttiva europea prevede la possibilità di deroghe in casi particolari fra cui giustamente la tutela delle colture agricole, ma altrettanto giustamente detta precise regole sul carattere di eccezionalità di queste deroghe e su come esse devono essere effettuate, con quali motivazione, con quali controlli e, inoltre, solo quando non vi siano altre alternative percorribili».

Per il Wwf «Negli scorsi anni la caccia allo storno in Toscana non ha seguito nessuna di queste indicazioni e si è caratterizzata come l’ennesima caccia per divertimento dei cacciatori» «Non è così – dice Scoccianiti - che si gestisce correttamente la fauna e non è così che si fa qualcosa di utile agli agricoltori (ma solo ai cacciatori).Verificheremo cosa la Regione ha intenzione di fare quest’anno e decideremo di conseguenza le iniziative da intraprendere per il rispetto della fauna selvatica e delle normative europee».

Torna all'archivio