[31/08/2006] Consumo

Il riso ogm della Bayer è già sulle nostre tavole

ROMA. L´allarme lo lancia Simona Capogna, del consiglio nazionale Verdi Ambiente e Società
(Vas): «Ormai è una certezza: il riso geneticamente modificato della Bayer (LLRICE 601) ha invaso i mercati europei, senza aver ottenuto l’approvazione nemmeno nel paese più aperto ai prodotti transgenici: gli Stati Uniti. Ha passato le frontiere senza presentare una regolare certificazione, ma come “clandestino”, nascosto all’interno dei sacchi del riso lungo convenzionale».

Il riso ogm resistente agli erbicidi doveva restare nei campi sperimentali dove era stato piantato nel 2001, ma ha invaso i campi vicini e non sono disponibili dati per capire da quanto tempo riso contaminato è in vendita anche in Europa.

«L’unica cosa di cui possiamo esser certi al momento – dice Carogna - è che a pagare per una tecnologia che porta vantaggi solo alle multinazionali dell’agrochimica saranno ancora una volta, e come sempre, i cittadini. La contaminazione dell’ambiente e del cibo, la successiva decontaminazione, i controlli e i test saranno plausibilmente tutti a carico di chi si oppone all’introduzione di una tecnologia pericolosa e pervasiva».

Infatti la Bayer ha promesso solo il sostegno tecnico-scientifico dove sarà necessario, «un po’ poco per un’azienda che fattura miliardi di dollari l’anno vendendo pacchetti di sementi geneticamente modificate e input chimici - dicono i Vas - Ci aspettiamo quindi, anche alla luce di questo ultimo episodio, che le azioni che nei prossimi mesi attendono la Commissione Europea, l’Autorità per la sicurezza alimentare e le istituzioni nazionali, siano guidate effettivamente dalla volontà di tutelare i cittadini e l’ambiente. Nessuna coesistenza, quindi per una tecnologica pericolosa e invasiva come quella biotecnologica e maggiore sostegno ad una ricerca agricola pubblica e indipendente».

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