[05/09/2006] Acqua

Per fare 1 chilo di Pet ne servono 2 di petrolio e 17 di acqua

FIRENZE. All’incontro fiorentino sul tema “Il gusto per l’acqua: consumo, risparmio e degustazione di acqua potabile” sono intervenute anche le associazioni. «Sul tema della risorsa idrica non c’è dubbio che si debbano compiere passi avanti anche di tipo culturale il che comporta pure cambiamenti di stili di vita- dichiara Federico Gasperini, responsabile acque di Legambiente Toscana - i dati parlano da soli: siamo primi in Europa per consumo di acqua (250 litri al giorno di media però utilizzata solo in minima parte per bere) e primi al mondo come consumatori di acque minerali. Quindi è necessario il contributo di tutti per ridurre i consumi anche attraverso piccoli accorgimenti quotidiani e indirizzare i cittadini, attraverso un’informazione corretta e scientificamente attendibile, al consumo di acqua potabile di rete da bere, specialmente dove questa è di buona qualità».

«Sia chiaro - continua Gasperini - nessuna intenzione di demonizzare il settore delle acque minerali ma è necessario spostare quella quota parte di mercato indirizzato sulle minerali non per scelta consapevole ma per pregiudizi ingiustificati verso le acque potabili. Non c’è dubbio poi - continua Gasperini - che gli elevati livelli di consumo di acque minerali contenute in bottiglie prevalentemente di plastica portano ad una serie di impatti “secondari” sia per l’incremento di rifiuti da smaltire, sia per il trasporto su gomma delle bottiglie da un capo all’altro del Paese e relativo inquinamento dell’aria, sia per il consumo di materie prime (energia, acqua) per l’imballaggio».

Un solo esempio tra i molti possibili: per produrre 1 chilo di Pet (polietilene tereftalato) materiale comunemente utilizzato per i contenitori dell’acqua, sono necessari 2 chili di petrolio. Ma non solo: per ogni chilo di Pet prodotto sono necessari 17,5 Kg di acqua. Dato che una bottiglia da 1,5 l pesa 35 gr con 1 Kg di PET si fanno 30 bottiglie. Il che significa, alla fine, che per trasportare 45 litri di acqua se ne perdono od utilizzano quasi la metà.

«Questi aspetti non possono essere tralasciati in un’analisi complessiva sulla contabilità e sostenibilità ambientale. Il ruolo della nostra associazione - conclude Gasperini - è quello di fornire informazione corretta e sensibilizzare al rispetto della risorsa idrica attraverso iniziative di approfondimento tecnico -scientifico come i convegni ed anche attraverso momenti di coinvolgimento dei cittadini come la degustazione dell’acqua che effettueremo anche stasera».

Un invito a riflettere sull’importanza dell’acqua come bene comune in un contesto globale dove molte persone non hanno accesso ai quantitativi minimi di acqua potabile, 40 litri giorno stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è venuto da Enrico Pezza dell’associazione “Il Villaggio dei Popoli”.

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