[12/09/2006] Urbanistica

Le certificazioni ambientali e il bisogno di normalità

SAN VINCENZO (Livorno). La certificazione Emas è un obiettivo di qualità ambientale al quale molti puntano, si è visto che l´Italia è all´avanguardia in questo tipo di certificazione e che molte aziende hanno già ottenuto Emas o si sono sottoposte alla procedura per la certificazione.
Ieri, in un´intervista a questo giornale, il direttore di Legambiente Toscana diceva che «le certificazioni Emas dei comuni, danno spesso l´impressione di essere usati come foglie di fico, per rendere sostenibili a posteriori decisioni già prese». Forse il riferimento è anche alla richiesta di ottenere questo riconoscimento da parte di due comuni della costa livornese, che presentano situazioni ambientali (e giunte comunali di opposto segno) diverse tra loro, ma che sono accomunate da molti problema di sostenibilità.

A San Vincenzo ha annunciato l´avvio della procedura per ottenere Emas una amministrazione comunale al centro delle critiche per le sue scelte urbanistiche e per la realizzazione del porto (nella foto i lavori in corso), che in effetti un riconoscimento l´hanno già ottenuto: la poco ambita bandiera nera dei pirati del mare di Legambiente. Contemporaneamente San Vincenzo ha visto scendere ad una le vele della Guida Blu del Touring Club.

Anche a Marciana Marina è stata chiesta la certificazione Emas ed anche nel più piccolo comune elbano e della Toscana la discussione intorno al porto turistico è al calor bianco, con sinistra ed ambientalisti che criticano l´appoggio del centrodestra ad un progetto che trasformerebbe il volto del lungomare.

Marciana Marina ha anche altre due caratteristiche: è il paese con il più alto indice di urbanizzazione in Toscana (dati 1991) ed è l´unico comune dell´Elba e della costa livornese ad essere privo di un qualsiasi impianto pubblico di depurazione delle acque.

Il sindaco Giovanni Martini dice che il progetto del depuratore era pronto per il finanziamento ma che era legato alla costruzione di un dissalatore, ritenuto poi non necessario da Ato, Esa e dagli altri comuni elbani, e quindi il finanziamento è saltato e con esso l´impianto di depurazione. Anche qui la polemica con Legambiente impazza. Ma il dato rimane: Marciana Marina, che scarica a mare tutti i suoi reflui fognari, chiede di essere certificato Emas.

Nei prossimi giorni ci saranno incontri e riunioni per rendere edotti i cittadini delle procedure e degli obblighi di Emas, altri comuni (spesso con gli stessi problemi di Marciana Marina e San Vincenzo) organizzano seminari con agenzie che propongono e si propongono per la certificazione. A san Vincenzo domani tutti i propri operatori turistici sono invitati alle 15 a un incontro l´assessore al turismo Elisa Cecchini per invitarli a partecipare al bando europeo in scadenza il 30 settembre, che concede il 50% dei finanziamenti a sostegno di quelle imprese che intendano impegnarsi per raggiungere le seguenti certificazioni: Certificazione Iso 14001, registrazione Emas, Certificazione Sa 8000, Ecolabel.

«L’interesse dell’amministrazione sanvincenzina a promuovere il percorso di certificazione anche tra i privati - si legge nella nota - è forte visto il suo impegno per la registrazione Emas del Comune e del suo territorio». Ma ovviamente si fanno i convegni, non si inserisce per esempio nei capitolati di fornitura la certificazione Emas e/o Sa 8000 obbligatoria. Elemento che sicuramente convincerebbe molto di più.

Intanto all´Elba la raccolta differenziata non parte, la spazzatura viene smaltita in continente, la realizzazione degli impianti per il recupero dei rifiuti è praticamente bloccata e le polemiche tra sindaci tengono banco sui giornali.

A vederla così, da fuori, sembrerebbe una situazione dove gran parte dei parametri e delle azioni virtuose di gestione e tutela del territorio sembrerebbero da ricostruire, una situazione probabilmente recuperabile con un duro lavoro, invece si pensa già al passo successivo, a certificare con la massima qualità territori che avrebbero bisogno di adeguamento agli standar normali.

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