[15/09/2006] Urbanistica

Asor Rosa a Capalbio: La Toscana felice oggi è una Toscana in bilico

CAPALBIO (Grosseto). E’ stato un dibattito in gran parte dominato dalla contrapposizione tra il dirigismo come accentarmento dei poteri alla Regione e federalismo come capacità degli enti locali di applicare i dettami, quello che si sta svolgendo in queste ore a Caplabio. Diverse centinaia di persone infatti, con una vastissima rappresentanza di amministratoti provenienti da tutta la Toscana, hanno partecipato al convegno “Buona urbanistica", organizzato dalla Regione e tanto atteso dopo le infinite polemiche suscitate dall’artiocolo del 24 agosto scorso su Repubblica in cui Asor Rosa ha portato all’evidenza la speculazione edilizia di Monticchiello e di tutte le diverse Monticchiello che ci sono in Toscana.

Il sindaco di Caparbio Lucia Biangi ha aperto i lavori rivendicando il ruolo degli amministratori locali, mentre Romano Viviani (Inu) ha posto l’accento sulla mancanza di un disegno generale di programmazione del territorio che potrebbe coinvolgere le Province.

Il presidente della commissione ambiente della Regione Erasmo D’Angelis ha invece ribadito la sua idea che sia necessario oggi rivedere l’autonomia dei Comuni per rendere alla Regione quel potere di coordinamento e di controllo che oggi non ha.

L’atteso intervento di Alberto Asor Rosa è stato un lungo invito a riconsiderare lo sviluppo della Toscana «che fino a poco tempo fa poteva essere considerata regione europea patrimonio dell’Unesco». Oggi, dice ancora Asor Rosa, «non userei il termine “toscana felix” che coniai vent’anni fa, oggi dovrei dire Toscana in bilico, perché siamo di fronte a un bivio, a un passo dal cedere alla speculazione che viene inevitabilmente attirata dall’alta qualità».

Il giornalista poi commenta nello specifico il Pit attraverso il quale la Regione pensa di risolvere il problema: «O il Pit diventa griglia di principi molto vincolanti oppure non funziona. Le affermazioni condivisibili, ma dovrebbero essere tradotte in regole di fruizione: serve cioè una conservazione attiva che sostituisca lo sviluppo equilibrato».

Il tema del corridoio tirrenico è stato invece affrontato dall´onorevole Anna Donati, non senza polemica: «mi piacerebbe che la stessa energia che la Regione mette per chiedere al governo l’autostrada, fosse usata anche per chiedere la bocciatura e la riscrittura della legge obiettivo, per la quale tutti quelli che sono i poteri locali vengono surclassati. Una legge devastante, sulla quale dobbiamo intervenire subito». Infine Donati ha suggerito che «se il Pit tenesse conto dei principi contenuti nella direttiva della Vas diventerebbe sicuramente uno strumento di maggiore valore».

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