[18/09/2006] Rifiuti

Gori (Noi per Agliana, centro destra) sarebbe d´accordo con l´inceneritore ma........ a Prato!

LIVORNO. «Se dietro l’ampliamento dell’inceneritore di Montale avessi visto un piano lungimirante di riduzione dei rifiuti, di raccolta e di riciclo allora avrei avuto una posizione diversa. Così com’è invece ora, ovvero in assenza di alcun piano industriale di quel tipo, non posso non alzare le barricate per il pericolo che incombe, usando anche toni forti». Così Mauro Gori, consigliere della lista civica di centrodestra “Noi insieme per Agliana”. Con il quale abbiamo affrontato la questione del contestato impianto, sul cui previsto ampliamento è in atto una levata di scudi di comitati e partiti, e aleggia pure una proposta di referendum avanzata dal movimento “Noi per Agliana”.

Consigliere Gori, ma lei è contrario a questo ampliamento o agli inceneritori in generale?
«La mia mentalità non è contro qualcosa, ma a favore di qualcosa. Ebbene io sono a favore della raccolta differenziata e del riciclaggio. So che nel presente, a fronte dell’urgenza di dove mettere i rifiuti, non si possono chiudere gli inceneritori, e che quando a Montale venne costruito l’impianto 27 anni fa, ce ne erano i motivi. Sono d’accordo anche con l’Unione europea che preferisce l’inceneritore alla discarica. Ma siccome la politica deve saper guardare avanti e dare indirizzi, bisogna capire quali sono le strade oltre gli impianti o da affiancare agli impianti, guardando anche quello che fanno nel resto del mondo. Per quanto riguarda Agliana c’è anche un altro problema”.

Quale?
«Io ad esempio non so più se voglio continuare a vivere in una città dove l’inceneritore verrà ampliato. Mi chiedo se anche potenziali investitori, magari nel campo della ristorazione, avranno voglia in futuro di aprire un’attività in questa zona. C’è secondo me anche questo rischio».

Il fatto quindi che a livello nazionale e regionale il centrodestra sia ultrafavorevole agli impianti di incenerimento, non scioglie poi il nodo che a livello locale ci siano posizioni esattamente opposte e assolutamente in sintonia con quella sinistra radicale di cui si accusa il centrosinistra di esserne prigioniero. Nessuno vuole impianti o discariche vicino casa, né nuovi, né ampliati. Al limite, se uno è favorevole, lo è purché si faccia un po’ più in là.
«E’ così, è un dato di fatto. D’altronde io non sono per i partiti che ti vogliono anche dire quando devi andare in vacanza, alla Rutelli per intederci, sono per la libertà. Se però avessi intravisto un piano industriale volto alla raccolta differenziata, al riciclo, avrei potuto avere anche un altro tipo di posizione. Aggiungo anche un altro elemento che spiega le mie preoccupazioni».

In realtà il Piano Provinciale prevede livelli di raccolta differenziata ben oltre i livelli di legge e la Regione prevede la stessa RD al 55% al 2010, comunque dica.
«Se una Spa, come quella che gestirà l’impianto, per quanto a maggioranza pubblica, fa un investimento sull’inceneritore è perché sa che per anni – almeno quelli che ci vogliono per ammortizzare l’investimento – l’impianto andrà avanti. Allora in questo senso faccio una proposta. Piuttosto che ampliare Montale, che ha 27 anni e non è più sicuro, e considerando anche che l’impianto dovrà lavorare per 33 Comuni, chiudiamolo e puntiamo sul Calice».

Cambiando i fattori (impianti) il risultato sa che non cambia: le proteste si sposterebbero solo di poche centinaia di metri…Anzi sono già in piedi e da tempo.
«Lo so, ma ripeto che sarebbe molto meglio in termini di sicurezza».

Quindi più in la, al Calice andrebbe bene. Per quanto riguarda Montale, c’è chi propone il referendum. Lei cosa ne pensa? Ne andrebbe forse fatto uno per tutti gli impianti di incenerimento previsti?
«Per quanto riguarda Agliana, lo statuto del Comune prevede che non si possa fare un referendum per un cosa che non è sul suo territorio. Sia Montale che Calice, infatti, sono fuori dal Comune. Esiste anche questo paradosso, Agliana potenzialmente avrà due impianti a cinque metri, ma nessuno è nel suo territorio. Detto questo ritengo il referendum uno strumento interessante, dipenderà anche da come eventualmente verrà impostato».

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