[20/09/2006] Acqua

Quale futuro per la pesca nel Mediterraneo?

LIVORNO. «Il futuro della pesca nel Mediterraneo». E´ questo il titolo del convegno che si terrà venerdì nella sede del Lem (piazza del Padiglione) a Livorno. A promuoverlo il Comune e il Cibm (Consorzio interuniversitario di Biologia Marina).

L´obiettivo e il fine è quello della salvaguardia delle risorse rinnovabili marine, in un´ottica di conservazione per le generazioni future. Problema che si ponevano già nell´Ottocento come dimostra il volume «La piccola pesca e le paranzelle» di Coccoluto Ferrgini (più noto come Yorich, giornalista e critico teatrale) la cui riproduzione in stampa anastatica sarà presentata all´inizio del convegno.

Ferrigni segnalava infatti l´opportunità che venissero emanate regole per regolamentare le attività di pesca e frenare il fenomeno del sovrasfruttamento, per sviluppare poi gli aspetti di maggiore attualità connessi alla valutazione e gestione delle risorse marine. Era il 1886.

Non si potrà tacere, però, sull´inquinamento del Mediterraneo che ha raggiunto livelli più che allarmanti. Con conseguenze pesanti sull´attività ittica e non solo.

Il tema dell futuro della pesca nel Mediterraneo sarà affrontato anche sotto il profilo scientifico, grazie ai contributi di due prestigiosi centri di ricerca presenti a Livorno, il Cibm e l´Arpat-Area Mare; così come avranno spazio le questioni giuridiche ed economiche del settore, che saranno analizzate e sviluppate da esperti della materia a livello nazionale ed internazionale.

Il programma del convegno:

Venerdì 22 settembre- ore 9.30
Saluto del sindaco Alessandro Cosimi e del vicesindaco Alessandra Atturio, il tema pesca sarà affrontato in un´ampia prospettiva nazionale e mediterranea.

Stefano De Ranieri, direttore del Centro InterUniversitario di Biologia Marina, presenterà la ristampa anastatica dell´opera di Coccoluto Ferrigni

Marco Gestri, dell´università di Modena, fornirà un quadro giuridico della materia; seguiranno gli interventi di John Caddy, consulente FAO (la Fao ha promosso un codice per la pesca responsabile sottoscritto da oltre 150 paesi), Angelo Tursi, presidente della Società Italiana di Biologia Marina, Giulio Relini, Coordinatore Nazionale programmi di ricerca , valutazione e gestione delle risosrse ittiche e Massimo Spagnolo, docente dell´Università di Salerno.

Nel pomeriggio (ore 15) i lavori saranno dedicati all´analisi della situazione delle risorse ittiche nel mare toscano.

Interverranno Paola Belcari, docente dell´Università di Pisa, Fabrizio Serena dell´Agenzia Regionale per la Protezione dell´Ambiente- Area Mare della Regione Toscana, Massimo Guerrieri della Società Cooperativa Consortile Servizi Ricerca Ittici, Paolo Sartor del Centro Interuniversitario di Biologia Marina e Claudio Del Re, per il settore Pesca e Acquicoltura della Regione Toscana.

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