[25/09/2006] Urbanistica

Rimigliano, il Comune propone recuperi e qualche nuovo albergo

SAN VINCENZO (Livorno). Dall’urbanistica in Toscana a Rimigliano. Il parco è stato infatti il vero protagonista dell’incontro organizzato dai Ds di San Vincenzo alla presenza dell’assessore regionale ai trasporti Conti, dell’on. Velo e dei rappresentati politici locali.

La linea emersa dagli interventi dei rappresentati dei Ds è chiara, sia per quanto concerne la pianificazione territoriale toscana (un esempio da seguire e non piuttosto una condannabile deriva verso la speculazione) sia per le prospettive su Rimigliano.
È il sindaco Biagi ad esternare, per la prima volta con una certa precisione, la posizione del Comune e sceglie la sede dei Ds per farlo: consentire il recupero, non solo dei volumi già previsti nel Piano strutturale vigente (12.500mq), ma anche di tutti gli annessi (stimabili in 5.000 mq), in gran parte diroccati, che avrebbero dovuto essere demoliti.

In più nuove edificazioni non meglio quantificate ma con destinazione d’uso alberghiera. Non sbilanciarsi sulle superfici, ancora avvolte nel mistero, porta ad avvalorare le indiscrezioni uscite sulla stampa locale: 17.500mq più 5.000mq di nuova edificazione per un albergo probabilmente in corrispondenza del “Poggettino”, molto vicino al mare.

Biagi incassa l’appoggio dell’on. Velo d’accordo sia sul riallineamento degli strumenti urbanistici di San Vincenzo al Piano strutturale d’area, sia nella ricerca d’una convergenza con la proprietà che non può essere un soggetto passivo in questa vicenda. Su una simile posizione l’attuale presidente del Circondario e sindaco di Piombino, Anselmi, ha ricordato però come sia l’interesse pubblico a dover prevalere ed ha indicato nella destinazione d’uso alberghiera dei nuovi volumi e nell’unitarietà della Tenuta i punti irrinunciabili per il nuovo piano di Rimigliano.

Molti dei cinquanta intervenuti nella saletta della sede Ds di San Vincenzo attendevano anche di conoscere le posizioni di Verdi, Rifondazione Comunista e Forum del Centrosinistra, i tre soggetti politici che negli anni si sono opposti alle ipotesi di nuove edificazioni a Rimigliano, in seguito alle offerte di dialogo provenienti dai DS.

I Verdi, per bocca di Chiarei, apprezzano da un lato l’apertura d’un dibattito sul destino del parco e sul riallineamento agli indirizzi del Psa, ribadiscono le perplessità sulle nuove edificazioni e rilanciano le proposte d’istituire un’area naturale Protetta d’interesse locale che comprenda tutto Rimigliano e di promuovere l’agricoltura nella Tenuta.

Posizione condivisa e ribadita con accenti diversi dal segretario di Rifondazione Comunista Favilli che pone l’accento sulla partecipazione dei cittadini e invita ad uniformare veramente il nuovo piano di Rimigliano al Piano Strutturale d’area. Riuso, conservazione e risparmio di territorio sono gli indirizzi dello Strumento Urbanistico sovra comunale, adottato con voto favorevole di tutte le forze dell’Unione, che devono essere applicati anche e soprattutto a Rimigliano se San Vincenzo vuol veramente cogliere l’occasione per riallinearsi alla pianificazione territoriale comprensoriale.

Infine più concentrata sul carico urbanistico la posizione del Forum del Centrosinistra che, richiamando il parere con cui la sovrintendenza dichiarava non compatibile con l’ambiente qualsiasi nuova edificazione nell’area di Rimigliano, ribadisce come pregiudiziale la necessità di non prevedere nuove costruzioni nel nuovo piano garantendo il recupero dei 12.500 mq esistenti nella Tenuta.

Le posizioni rimangono ben diverse dunque. I cittadini intervenuti ne hanno avuto ulteriore testimonianza nella trattazione dei temi di più ampio respiro: la concezione di sviluppo e la pianificazione territoriale in Toscana e non solo.

L’assessore Conti, ritenendo buona la pianificazione territoriale toscana, circa le vicende di Monticchiello, ha sottolineato come solo in una realtà attenta come la Toscana potevano avere tanto risalto 86 villette. In altre regioni italiane nessuno avrebbe sollevato il caso, tutto sarebbe apparso normale. Ripercorrendo le dinamiche demografiche di Monticchiello, Conti rivendica la necessità da parte delle istituzioni di offrire opportunità per la residenza, opportunità negata dalla visione di Asor Rosa. Anche l’on Velo afferma che i mali della Toscana sono da ricercarsi non nella speculazione edilizia ma nella scarsa crescita. Velo sottolinea come il PIL toscano cresca meno velocemente della media Italiana che è a sua volta inferiore alla media europea per non parlare degli Stati Uniti o dei “paesi emergenti”.

Da parte del Forum del Centrosinistra sono arrivate le critiche più esplicite a questa concezione di sviluppo ancora basata sull’impreciso strumento del Pil. Per la lista civica è necessario approdare ad un’altra concezione di sviluppo che serva da guida anche per le scelte di politica locale.
Dunque il dibattito, che tutte le forze politiche accettano, parte da posizioni in alcuni casi ben distanti. L’impressione è che ci sia parecchio da parlare se la volontà è quella di sintetizzare pensieri così diversi.

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