[25/09/2006] Urbanistica

«La tenuta diventi Anpil, rilancio dell´agricoltura e stop a nuovi metri cubi di cemento»

SAN VINCENZO (Livorno). Arci, Forum centrosinistra, Legambiente, Rifondazione comunista e Verdi Val di Cornia intervengono con un unico appello condiviso sul futuro del parco di Rimigliano, su cui si discute in questi giorni dal punto di vista urbanistico.

Al primo posto delle loro richieste i firmatari mettono l’inserimento dell’intera area di Rimigliano nelle Anpil (aree naturali protette d’interesse locale). «Un´iniziativa in tal senso – scrivono - qualificherebbe ulteriormente quel territorio promuovendo l’adozione di piano di gestione con la definizione di una progettualità più vasta che leghi tutela dell´ambiente a prospettive di diversificazione dell´offerta turistica».

Il secondo punto riguarda il rilancio dell’attività agricola, già esistente, con produzioni biologiche o biodinamiche promuovendo le tipicità e innescando concrete opportunità di lavoro, non solo stagionale, nella produzione e trasformazione dei prodotti agricoli.

Arci, Forum centrosinistra, Legambiente, Rifondazione comunista e Verdi Val di Cornia, arrivano poi a quello che probabilmente è il nocciolo della questione, chiedendo «il recupero del solo patrimonio immobiliare esistente corrispondente a circa 12.500 mq. Tale tipologia di intervento è, secondo noi, ampiamente sufficiente a garantire congrui guadagni alla proprietà; inoltre se la destinazione d´uso fosse di tipo alberghiero diffuso ciò rappresenterebbe un’occasione di sviluppo reale per il territorio.

E´ opportuno infine ricordare che, come prescritto dalla sovrintendenza, nell’area in questione, qualsiasi nuova edificazione è incompatibile con l’ambiente. Chi ha acquistato la Tenuta è pienamente consapevole, o almeno dovrebbe esserlo, di questo preciso divieto ad incrementi volumetrici».

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