[26/09/2006] Parchi

I pannelli fonoassorbenti uccidono 25 milioni di uccelli ogni anno

PARMA. Ne uccide più il vetro che la caccia, si potrebbe commentare così il libro bianco che la Lipu ha inviato ai ministri dell’ambiente, delle infrastrutture e dei trasporti all’Aiscat, all’Anas e alla Rete ferroviaria italiana. Secondo l’associazione ambientalista l’impatto contro vetrate e superfici trasparenti, come i pannelli fonoassorbenti lungo strade e ferrovie, è una delle prime cause di mortalità per gli uccelli selvatici: in Italia rimangono uccisi in questa maniera anche 25 milioni di uccelli selvatici, ogni anno.

Ma non si tratta di una fatalità inevitabile. La Lipu propone nel dossier una mappa «degli interventi di mitigazione effettuati lungo le infrastrutture del Paese e le tecniche utilizzate, dalla scelta dei materiali fino all’applicazione di apposite sagome adesive per “avvisare” del pericolo gli uccelli in transito».

Marco Dinetti, responsabile ecologia urbana della Lipu spiega che «applicando correttamente sulle superfici le sagome adesive (di rapaci, ndr), e seguendo un protocollo ben definito, è possibile ridurre il fenomeno del 90%, percentuale che può arrivare al 100% inserendo sui pannelli stessi alcune strisce verticali» Ma l’Italia, anche in questo campo, è in forte ritardo rispetto ad altri paesi europei, la Lipu chiede ai ministri «di attivarsi con urgenza per fermare questa grave perdita di biodiversità, applicando le soluzioni disponibili che, come si può verificare, non pregiudicano la funzionalità delle strutture, sono valide sotto il profilo estetico, relativamente economiche e di rapida esecuzione».

Secondo una indagine della Lipu effettuata in provincia di Modena, a schiantarsi contro i pannelli sono almeno 23 specie di uccelli, e gli impatti più frequenti sono quelli di merli (25%), passera d’Italia (15%), tortora dal collare (11,3%) e verzellino (10%), ma non mancano specie di interesse conservazionistico, come lo sparviere, il martin pescatore e la rondine. E gli uccelli che sopravvivono all’urto vengono spesso investiti dalle auto o diventano facili boccono per i predatori.

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