[03/10/2006] Comunicati

Dinelli (Fi) sulla finanziaria: «Bene l’ambiente, ma comunque non ci piace»

FIRENZE. Al centrodestra questa finanziaria proprio non piace. La contesta in lungo e in largo. La considera non equa e penalizzante per il ceto medio, ma contemporaneamente si parla di «rivoluzione comunista in atto» (Maurizio Bianconi, An, al Giornale della Toscana). E gli esponenti toscani del centrodestra, inoltre, la considerano un colpo mortale alla ripresa. Sottolineando che alle tasse del Governo saranno assommate quelle della Regione. Ne abbiamo parlato con Maurizio Dinelli (nella foto), capogruppo di Forza Italia in Regione.

Dinelli, voi parlate di una finanziaria non equa che penalizza il ceto medio. Secondo voi, però, il ceto medio è quello che guadagna oltre 40mila euro lordi l’anno – e che verrà tassato di più -, mentre le statistiche indicano che la maggior parte degli italiani – che risparmieranno qualcosina - sta sotto quella soglia. In più se dite che è in atto una rivoluzione comunista dovrebbe proprio voler dire, semplificando, che si leva qualcosa di più al ricco che al povero. Quindi l’Unione non avrebbe atto altro che rispettare il proprio programma.

«La definizione di ‘rivoluzione comunista’ va interpretata nel senso che questa manovra tende a limitare l’iniziativa privata - risponde Dinelli - E per questo è una frase che condivido. C’è un livellamento verso il basso. Non è una questione di classe tra ricchi e poveri. Per quanto riguarda il ceto medio non è vero che in Italia la maggior parte sta sotto i 40mila euro, se è così allora siamo messi proprio male».

Eppure è proprio così, a meno che non siano sbagliate le statistiche che però sono simili su tutti i giornali.
«Guardi che la maggior parte di quelli il cui guadagno risulta essere intorno ai 15mila euro sono gli evasori, quelli che dichiarano il falso».

Esistono i dati di riferimento e non ce ne sono altri, il resto sono supposizioni.
«Va bene, comunque la manovra fa riferimento a formule che non hanno funzionato mai. Il vecchio Governo aveva un’impostazione diversa, ovvero nessuna tassa in più e obbligo da parte degli enti pubblici di tagliare le spese. Questa manovra va nel senso contrario e poi a queste tasse vanno aggiunte quelle che arriveranno dalla Regione. E quindi i cittadini pagheranno due volte».

Questo è vero, però se la Regione usasse lo stesso metro adoperato dal Governo sarebbero sempre quelli che guadagnano di più a pagare di più e quelli che guadagnano di meno a pagare di meno o a ricevere qualcosa (seppur poco). L’altro aspetto che ci preme sottolineare è che la manovra – anche se avrebbe potuto fare di più – ha preso impegni importante sul piano della sostenibilità ambientale. Voi del centrodestra cosa ne pensate?
«Ogni finanziamento indirizzato all’ambiente è positivo. Noi avremmo preferito comunque che piuttosto che finanziare qualcuno, si fossero fatti degli sgravi per chi investe ad esempio nelle energie rinnovabili».

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