[03/10/2006] Parchi

Il Wwf : Renzi sta svendendo la fauna ai cacciatori

FIRENZE. Al Wwf non piace proprio il nuovo piano faunistico-venatorio della provincia di Firenze, e Guido Scoccianti, presidente del Panda della Toscana non usa mezzi termini: «Si tratta di un provvedimento vergognoso. Un provvedimento scritto esclusivamente sulla base delle richieste e dei desiderata del mondo venatorio più oltranzista senza alcuna attenzione alle esigenze di tutela della fauna e dell´ambiente».

Per il Wwf sono poche, poco estese e mal disposte le aree naturali protette, scelte non per il loro valore ma per arrecare il «minore disturbo per gli interessi venatori».

Gli ambientalisti lamentano che nel padule di Fucecchio, un’area umida considerata importanza internazionale, solo 25 ettari dei 900 che ricadono nella provincia di Firenze sono vietati alla caccia, e in tutto il resto è possibile cacciare dai capanni. E le lamentele si rivolgono anche alla mancata salvaguardia dei laghi della Piana fiorentina, dei valichi montani e di altri siti, così che la provincia fiorentina è quella con meno aree naturali protette.

Per Scoccianti «la provincia di Firenze continua ad essere prigioniera dei cacciatori e presenta un Piano che non è faunistico-venatorio ma semplicemente “venatorio”. Il presidente Renzi ancora una volta svende la fauna e l´ambiente per un pugno di voti»”.

Alla regione Toscana, alla quale spetta l’approvazione definitiva del piano faunistico-venatori, il Wwf chiede di respingerlo e di pretendere «sostanziali e ampie modifiche, unico modo per rendere meno inaccettabile e insostenibile il peso dell´attività venatoria sulla fauna e l´ambiente».

Ma il Wwf si rivolgerà anche all´Unione Europea per chiedere un intervento nei confronti della provincia di Firenze con quel piano ignorerebbe «normative europee che richiedono l´adeguata tutela di ambienti naturali e del patrimonio faunistico, in particolare tramite la Rete Natura 2000, rete internazionale di aree da tutelare individuate anche sul territorio fiorentino».

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