[12/10/2006] Aria

La nautica a tutto gas

GENOVA. Il futuro della nautica potrebbe essere a gas, almeno se si realizzerà il "progetto Gpl Marine" avviato da Calafuria, in collaborazione con Ecomobile per convertire a gpl i motori delle barche, e presentato al salone nautico di Genova. Si eviterebbe così la dispersione in mare dei residui della combustione dei carburanti prodotti dai motori marini tradizionali e contenenti piombo ed altri inquinanti che nelle auto vengono in parte neutralizzate dalle marmitte catalitiche.

Una buona idea che ha davanti a sé molti problemi per essere realizzata davvero, ad iniziare dall’installazione nelle aree portuali di impianti di distribuzione di gpl con i relativi problemi di sicurezza, acuiti nelle aree portuali, tanto che su questo esiste un apposito gruppo di lavoro del Comitato normatore europeo (Cne), mentre il ministero dell´interno ha avviato una consultazione di categorie ed associazioni interessate per redigere le normr di prevenzione incendi per i punti di vendita di Gpl nei porti (già esistenti nella provincia di Venezia) che per ora vengono realizzati in deroga e autorizzati volta per volta.

Una riconversione che è comunque da incoraggiare, anche recuperando gli incentivi economici di qualche anno fa contenuti in misure come il documento unico programmatico per le isole minori (Dupim) e misure sulle aree marine protette o sulle rottamazioni che prevedevano la riconversione dei motori marini. Sarebbe un risparmio per i diportisti e un grande vantaggio per l’ambiente, visto che un motore marino a 4 tempi alimentato a gas inquina mille volte meno di uno tradizionale a due tempi e che la tecnologia è già matura e sperimentata, con già diverse industrie che operano nel settore, anche in Italia.

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