[13/10/2006] Comunicati

Fragai sulla super holding: se va avanti, bene l´iniziativa dei sindaci

FIRENZE. Sindaci a lavoro per costruire un’unica società toscana dei servizi pubblici. Un’ipotesi per la quale nelle settimane scorse si è svolto anche un incontro con tutti i primi cittadini dei comuni capoluogo. Eppure i dubbi su quanto sia praticabile questa strada, almeno nell’immediato, sono tanti. Ne abbiamo parlato con l’assessore regionale Agostino Fragai (nella foto), che sta lavorando alla nuova legge sui servizi pubblici.

Assessore Fragai, che cosa ne pensa dell’iniziativa dei sindaci verso un holding toscana dei servizi?
«Si tratta di un’iniziativa importante che auspico prosegua, perché la Regione guarda con estremo interesse a questa ipotesi. Il lavoro che abbiamo svolto in questi mesi infatti era teso a sollecitare l’aggregazione delle imprese pubbliche. Nelle prossime settimane porterò in consultazione la proposta delle linee guida della legge e questa iniziativa autonoma dei sindaci ne può costituire il nerbo fondamentale».

Però nel documento preliminare alla legge sui servizi pubblici si legge una propensione verso 3 macroaree e non verso un’unica holding per tutta la regione.
«Il passaggio a tre ambiti più vasti, soprattutto per acqua e rifiuti, rimane sul tappeto. Entrambe le idee vanno verso un dimensionamento ottimale dei servizi. Poi se siamo in grado di superare fin da subito il passaggio delle tre aree, noi non abbiamo da obiettare».

Ma secondo lei è davvero realizzabile una superholding per tutti i servizi? Non c´è il rischio di riaprire una discussione parallela e infinita? A Firenze da tempo assistiamo a un tira e molla che non riesce neppure a produrre una società che gestisca gli impianti di smaltimento dei rifiuti dell’area metropolitana…
«Noi guardiamo con favore a questa iniziativa dei sindaci ma non ci nascondiamo le difficoltà enormi sul piano pratico, visto che oltretutto la superholding non si limiterebbe neppure al regionale, ma auspicabilmente guarderà anche a quel che accade in Europa, dove assistiamo a un’accelerazione delle aggregazioni, e a quello che accade in Italia, con le intenzioni del governo di avviare le e liberalizzazioni. Quindi staremo a vedere come si svilupperà questa iniziativa dei sindaci».

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