[16/10/2006] Urbanistica

Isole minori, a Palmaria si è iniziato a progettare un futuro di qualità

PORTO VENERE (La Spezia). Il convegno “le isole del tesoro, il tesoro delle isole” che si è svolto a Palmaria (nella foto) è stato certamente un momento importante, e che ha avuto una forse inaspettata partecipazione, per il mondo frammentato e disperso delle piccole isole che si riuniscono nell’associazione comuni delle isole minori (Ancim), 36 comuni con problemi molto simili e che però vivono in realtà molto diverse.

Sembra tramontata l’epoca dell’infrastrutturazione pesante e le richieste che vengono dalle isole sono volte di più e più pressantemente ad aumentare e mantenere la qualità della vita delle popolazioni locali ad iniziare da servizi che hanno quasi ovunque forti carenze: raccolta differenziata ed acqua, ma anche sanità, giustizia, scuola.

Forte - e sollevata anche dalla presidente Ancim, il sindaco di Rio nell’Elba Catalina Schezzini - la preoccupazione per la prossima privatizzazione della flotta Tirrenia, che potrebbe avere gravi ripercussioni sui collegamenti invernali con il continente, da qui anche la sollecitazione a riconoscere ad isole ed arcipelaghi quella continuità territoriale che è già riconosciuta a Sicilia e Sardegna.

Umberto Mazzantini, responsabile isole minori di Legambiente, nel presentare il documento dell’associazione che rilancia il progetto “Itaca” ha posto l’esigenza di puntare, proprio nelle isole che scontano una forte e spesso paralizzante presenza della rendita come elemento dominante dell’economia turistica, su processi di forte innovazione nel campo della raccolta dei rifiuti, dell’energie rinnovabili, dell’urbanistica ed uso del territorio, della scuola e della formazione delle classi dirigenti, sempre più impoverite da una emigrazione intellettuale dei laureati isolani che non trovano occasioni occupazionali nelle piccole isole.

L’impressione è che si sia appena iniziato a fare il punto della situazione e che occorreranno altri appuntamenti per dare coesione alla rete delle isole minori che, però, sembra davvero cominciare a formarsi concretamente. La foto delle isole minori italiane che viene fuori da Palmaria è quello di territori con scarso peso politico ed amministrativo ma di grande importanza economica ed ambientale, con uno scarso peso contrattuale con i governi regionali e nazionale, una contraddizione che potrebbe essere sanata dalla proposta di legge Lumia sulle piccole isole, illustrata nel convegno dalla dirigente della regione Toscana Giampiera Usai, che accoglie gran parte delle istanze più avanzate degli amministratori isolani.

Da qui la sollecitazione di qualche amministratore ad accompagnare il percorso indicato a palmaria e lo stesso cammino parlamentare del disegno di legge, con progetti ed esperienze pilota che raggruppino quanto di meglio si vuol realizzare nel campo delle qualità produttive ed ambientali e che facciano da apripista a tutte le isole minori.

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