[01/02/2006] Trasporti

Città che vai, tariffa che trovi

LIVORNO. Secondo un’indagine nazionale di CittadinanzAttiva sulle tariffe dei servizi locali, fuori controllo appaiono il trasporto pubblico locale e le bollette dell’acqua.

Le tariffe che si pagano in Toscana sembrano comunque nella media nazionale.
Il biglietto a tempo (costo orario)dell´autobus è in media nella nostra regione di 0.77 €, la corsa giornaliera 2.94 €; l’abbonamento mensile 25.07 ; quello annuale 238 €
Mentre tra il 2004 e il 2005 variazioni tariffarie interessavano il 41% delle grandi città considerate dalla ricerca, Firenze non ha modificato le tariffe ma risulta tra le città più care: ottavo posto con 1,00 € per il costo orario , settimo con 310 euro per l’abbonamento annuale, mentre i 4,50 € per il giornaliero ed i 31 per l’abbonamento mensile sono nella media.

Livorno ha aumentato di +9.4% il costo della corsa giornaliera e va anch’essa a ricoprire il posto numero 8 tra le città più care in questo settore, subito seguita da Siena. Lucca è invece tra le dieci città più economiche per il biglietto a tempo (ottava con 0,50 €) mentre Pisa è decima con 198,25 € per gli abbonamenti annuali.

Per il servizio idrico integrato, dall’indagine svolta dall’Osservatorio Prezzi&Tariffe di Cittadinanzattiva in tutti i capoluoghi di provincia italiani, nel biennio 2004/2005 viene fuori un costo medio dell’acqua di 0.55 euro al metro cubo , seguito dal canone di depurazione (0.32 euro al metro cubo) e dal canone di fognatura (che costa in media 0.13 euro al metro cubo). La quota fissa (o ex nolo contatore) ha un costo medio di 12 euro annuali (considerando utenze domestiche residenziali). «Abbiamo ipotizzato – dicono a Cittadinanzattiva - un consumo medio pro-capite decrescente rispetto alla numerosità del nucleo familiare (da 200/litri/abitante /giorno per le famiglie composte da una sola persona, a 150/litri/abitante/giorno per le famiglie composte da 5 persone) al fine di tenere nella giusta considerazione le economie di consumo che si possono determinare all’aumentare del numero dei componenti la famiglia». Così, ipotizzando una famiglia di tre persone, con consumo medio pro-capite di 75/litri/abitante/giorno, è stato attribuito un consumo annuo di 192 metri cubi e calcolato la spesa annuale sostenuta dalla stessa nelle diverse realtà territoriali. Tutti i costi considerati sono comprensivi di Iva al 10%.

«Il dato immediatamente evidente – è scritto nella ricerca - è la differenza tariffaria tra le diverse regioni. Le tariffe più elevate si registrano, nell’ordine, in Puglia, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Sicilia, Umbria e Basilicata. Tutte regioni che, a parte la Sicilia, hanno completato o stanno per completare l’iter previsto dalla Legge Galli e quindi hanno adottato una tariffa di ambito che viene stabilita in considerazione dei costi operativi previsti nel Piano di ambito, dei costi di ammortamento e della remunerazione del capitale investito».

Ma elevate differenze sussistono anche all’interno delle stesse regioni, anche in Toscana.
Per la Toscana le tariffe medie sono queste: 151,48 € per l’acquedotto; 40,79 € per fognatura; 71,92 € per depurazione; 22,00 € quota fissa; per un totale di 286,19 €
In testa alle 10 città in cui il servizio idrico integrato costa di più troviamo in prima posizione Arezzo con 336,00 € annui seguita al secondo posto da Livorno con 329,00 €, al nono posto l’ Ato Medio Valdarno e Ato Ombrone con 288,00 €. Nessuna città toscana tra le dieci meno care.

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