[17/10/2006] Parchi

Capovaccai dalla Maremma a Timbuctu... in diretta web

GROSSETO. Ha avuto successo il progetto Por per il Capovaccaio (Neophron percnopterus percnopterus) e altri rapaci che è stato realizzato da Wwf Toscana, provincia di Grosseto, regione Puglia comune di Laterza e Infs. Le due femmine di Capovaccaio, ribattezzate Arianna e Barbara, erano state liberate il 23 agosto nell’oasi Lipu di Gravina di Laterza (Ta) lo scorso 23 agosto, dopo un breve periodo di ambientamento. A

rianna ha fatto un volo di più di 4mila chilometri, scavalcando il Mediterraneo ed il Sahara ed ha raggiunto il Mali il 16 settembre, Barbara, ha preferito una sosta in Sicilia ed aspetta ancora per raggiungere l’Africa. Il progetto vuole reintrodurre nuovi individui e rafforzare la popolazione di Capovaccaio in Italia, ormai al limite dell’estinzione e con poche coppie nidificanti.

«Giunta al terzo anno consecutivo – spiega la Lipu - dopo il rilascio di Laerte nel 2004 e di Ali e Turchino nel 2005, la collaborazione tra gli enti sta dando quindi buoni frutti, e fa ben sperare per il futuro della specie nel nostro Paese». Le due femmine di capovaccaio sono di origine spagnola e sono state introdotte in Italia nell’ambito del progetto Capovaccaio di Wwf Toscana e provincia di Grosseto, e poi portate in Puglia e dotate di anelli di riconoscimento, microchip e radio satellitari, fornite dalla Provincia di Grosseto e dal Comune di Laterza, che collaborano al “Piano d’azione per la conservazione del Capovaccaio nella Zps pSIC Area delle Gravine”.

Particolarmente soddisfatti i ricercatori che tengono sotto controllo Arianna e Barbara: «i dati pervenuti dalle due radio satellitari – spiegano - sono di grande interesse scientifico: per la prima volta si conosce la rotta che seguono i capovaccai italiani e l’area di svernamento, costituita, appunto, dal Mali, nei pressi di Timbuctu.

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