[19/10/2006] Urbanistica

Infrastrutture, il senatore Filippi fa il punto sulle priorità

LIVORNO – Il presidente della regione Martini ha confermato che le priorità infrastrutturali della Toscana sono Tav e sottoattraversamento di Firenze, ma a quanto pare non ci sono soldi nemmeno per assicurare la realizzazione di queste due opere. E’ comunque chiaro che l’asse strategico ritorna ad essere l’”imbuto” di Firenze ed è li che si concentreranno i finanziamenti, a scapito di due altre opere stradali, Aurelia e Pontremolese, che sembravano prioritarie negli ultimi 25 anni proprio per decongestionare il nodo di Firenze.

Chiediamo al senatore livornese Marco Filippi (nella foto) se è così, se ci sono soldi solo per l’area fiorentina.
«Prima di rispondere mi lasci dire che il governo ha deciso di fare un’operazione verità sulle infrastrutture – spiega il parlamentare dell’Ulivo – Il governo di centro-sinistra propose nel 200/2001 il piano per la mobilitazione e la logistica che fissava alcune priorità, poi il centro-destra con la legge obbiettivo, con il proposito dichiarato di accelerare le procedure, fece un elenco di opere per 179 miliardi ma la copertura era solo di 59 miliardi. Il risultato è stato il blocco di gran parte delle opere promesse».

E questo cosa ha comportato?
«Che abbiamo trovato cantieri aperti e non finanziati. Questa è l’eredità che ci è stata lasciata, un’eredità che non aveva nessuna priorità per le opere da realizzare. Il governo, il ministro Di Pietro, è andato in giro per l’Italia per informare gli amministratori che i soldi erano molto meno di quelli promessi e che le promesse di grandi opere erano un libro dei sogni. Anche per noi questo ha voluto dire svegliarci, prendere atto di una realtà molto diversa da quanto credevamo e farci i conti».

Ma rimane il fatto delle priorità toscane e delle aspettative di alcuni territori regionali.
«Le priorità sono tre. La prima è certamente la Tav, l’alta velocità e l’alta capacità, il sottoattraversamento di Firenze. E’ prioritaria per i collegamenti intereuropei, per la realizzazioni di dorsali rapide, e guardi che su questo siamo tutti d’accordo. Non c’è nessuna polemica con Firenze matrigna, la pensa così anche il sindaco di Livorno».

E le altre due priorità quali sono?
«Sono due opere essenziali: la Tirrenica e la Due Mari. E per la Tirrenica sono ineludibili le penetrazioni verso le aree portuali: il lotto zero Maroccone-Chioma e la 398/394 per il porto di Piombino. Siamo in fase di ricognizione con le regioni, e con la Toscana, sulle priorità da introdurre in Finanziaria, visto che è ancora aperta agli emendamenti che faremo come maggioranza. Certo che poi le priorità nazionali dovrà fissarle il Parlamento».

Ma resta il fatto che queste opere e la Pontremolese non sono state incluse né nel Dpf né in finanziaria. Voi parlamentari della costa centromeridionale della Toscana, intendete fare come i colleghi dell’Unione dell´area apuana, che propongono emendamenti per la Pontremolese?
«Per la finanziaria vedremo gli emendamenti prodotti ed accolti. Per quanto riguarda il Dpf, l’allegato sulle infrastrutture è nelle cose da realizzare. Ma io prima di tutto, e per onestà politica verso i cittadini, definirei prima le priorità nazionali da affrontare»

E quali sono?
«Prima di tutto il mantenimento dei cantieri aperti, questa è la fase di emergenza da affrontare immediatamente. Poi dobbiamo mettere i numeri alle opere da realizzare. Ma va detto che se le risorse rimangono solo pubbliche non sarà possibile realizzare tutto quello che riteniamo necessario e prioritario. Bisogna trovare risorse aggiuntive, attraverso il concorso dei privati, con project financing, compartecipazioni, pedaggi ed altre forme di coinvolgimento degli imprenditori che vogliono investire nelle infrastrutture».

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