[19/10/2006] Parchi

Palii, si va verso una regolamentazione per tutelare animali e persone

SIENA: Il sottosegretario per la Salute, Gianpaolo Patta ha assicurato l’impegno del governo a regolamentare le corse di palio, per evitare uccisioni e ferimenti di cavalli che si verificano sempre più spesso in Italia, dove è tutto un fiorire di imitazioni del più famoso dei palii: quello di Siena. Secondo Patta sarà presa un’iniziativa legislativa in tempi rapidi e nel rispetto delle competenze regionali, che individui «linee guida e regole comportamentali più severe».

Un impegno che piace alla Lega antivivisezione, che pure ha una posizione ben più radicale: l’abolizione di ogni palio ed il riconoscimento degli equini come animali d’affezione.
«Le corse di palio sono sempre più spesso al centro di indagini giudiziarie – si legge in una nota della Lav - per il sospetto di somministrazione di sostanze dopanti ai cavalli, per maltrattamenti e per il rischio di infiltrazioni mafiose: i carabinieri del Nas hanno accertato la positività al doping di 6 cavalli su 16 che questa estate hanno corso il Palio di Floridia (Siracusa); il Nas indaga anche sulla Giostra della Quintana di Foligno nell’ambito di una più ampia operazione antidoping nel campo delle gare al galoppo e dei concorsi ippici, estesa a 9 regioni italiane e che vede indagate 65 persone tra veterinari, fantini, proprietari di scuderie e scommettitori».

E l’associazione animalista traccia il triste elenco degli incidenti che vede presente anche la Toscana , dove pure l’attenzione ai cavalli è di ben altro livello che in altre manifestazioni che si svolgono soprattutto in piccoli comuni, Questa estate sono stati abbattuti 8 cavalli nelle corse di palio di Fucecchio (Fi), Floridia (Sr), Ferrara, Feltre (Bl), Piazza Armerina (En), Servigliano (Ap); 10 cavalli morti al palio di Asti a partire dal 2003; 48 cavalli morti nel corso delle varie edizioni del palio di Siena dal 1970. In Sicilia sono state vietate le corse di Caltanissetta, Agrigento, Trapani e Siracusa (2006) perché troppo pericolose ed occasioni d’incontro per la mafias e di scommesse clandestine.

Era stato il deputato di Forza Italia Claudio Azzolini, aderente alla Lav, a sollecitare l’intervento dei ministri della salute e dell’interno «la situazione effettivamente non può continuare in questo modo – scriveva in una interrogazione - esistono responsabilità istituzionali a vari livelli. Occorre preliminarmente ribadire la necessità che tutti gli enti istituzionali, a livello centrale, regionale e locale siano coinvolti per impedire qualsiasi forma di impiego improprio dei cavalli in manifestazioni pseudo sportive o rituali, spesso considerate ineludibili in quanto collegate a tradizioni religiose o popolari. Questo impegno peraltro deve essere rivolto anche alla tutela delle persone che assistono a queste manifestazioni, le quali spesso sono inconsapevoli dei rischi che corrono».

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