[19/10/2006] Parchi

Zps, i Verdi al governo: «Far rispettare il divieto di caccia tornato in vigore»

ROMA. I deputati Verdi Grazia Francescano (commissione ambiente) e Massimo Fundarò (commissione agricoltura) chiedono con una interpellanza urgente «che il governo allerti il Corpo forestale, le amministrazioni locali e le associazioni interessate perché si attivi la vigilanza sul divieto di caccia tornato in vigore per i siti di Rete Natura 2000 e si evitino, con la decadenza del decreto sulla fauna, gravi danni al patrimonio naturale protetto».

Si tratta delle prime conseguenze politiche della non conversione in legge del decreto 251/06, adottato per bloccare la procedura d’infrazione (con relative sanzioni) aperta dall’Europa contro l’Italia per violazione delle direttive europee Uccelli e Habitat e che prevedeva il divieto di preapertura della caccia e di deroghe sulle specie cacciabili. Un provvedimento completamente stravolto dalla commissione agricoltura della Camera per andare incontro alle proteste di alcune associazioni venatorie che, per volere cacciare liberamente nelle Zps probabilmente si troveranno a non cacciarci affatto.

«Con la decadenza del decreto portato alla morte dalle pressioni dell’estremismo venatorio – dicono Francescato e Fundarò – tornano per altro in vigore la sospensiva della caccia voluta dal Consiglio di Stato nel febbraio scorso e la deliberazione del Comitato Nazionale delle Aree protette del ’96, che incluse i siti di Rete Natura 2000 (Zps e Sic/Zcs) nell’elenco delle aree protette». Intanto ripartirà la procedura d’infrazione dell’Ue e arriverà la condanna per l’Italia con forti multe e la perdita di cospicui fondi destinati all’agricoltura. «Occorre - concludono i Verdi - applicare seriamente le ordinanze della magistratura e controllare che il divieto venatorio sia rispettato in questi siti, fondamentali per la sopravvivenza e riproduzione dell’avifauna. Chiediamo al governo di assumere la piena responsabilità di questo compito, secondo il diritto comunitario e nazionale. Questo nell’immediato. Ma è necessario anche che il governo promuova una forte azione politica per dare risposte serie e compiute ad una materia, quella della tutela di Rete Natura 2000, che non può davvero più aspettare».

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