[24/10/2006] Consumo

Confagricoltura: sulle bioenegie passo avanti in Finanziaria, ma non basta

PISA. Confagricoltura ha opinioni diverse da Coldiretti e Confcoltivatori sull’utilizzo di Ogm in agricoltura ma il convegno di Pisa su “Energia: una nuova frontiera per gli agricoltori?” ha segnato un sostanziale accordo tra gli agricoltori aderenti a Confindustria e le altre due più rappresentative associazioni italiane dei coltivatori.

Dal convegno pisano è infatti venuta una forte richiesta al governo per rafforzare l’impulso che già c’è nella legge finanziaria per l’utilizzo dei biocarburanti. Confagricoltura sta definendo proposte di emendamenti per favorire l’utilizzo di olio vegetale nei sistemi produttivi agricoli, riformare il sistema dei “certificati verdi” per incentivare davvero le fonti energetiche rinnovabili a partire dalle le biomasse agroforestali. Se ci saranno leggi e programmi adeguati gli imprenditori agricoli confindustriali sono pronti ad investire in progetti agroindustriali

Il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni (nella foto), ha sottolineato che «la finanziaria ha dato un nuovo impulso ai biocarburanti mediante l’aumento a 250.000 tonnellate del contingente di biodiesel defiscalizzato, la conferma del fondo per la defiscalizzazione del bioetanolo ed un’applicazione rafforzata della legge 81/06, per l’immissione al consumo dei biocarburanti».

Ma non basta. «Confagricoltura – ha detto Vecchioni - auspica un pacchetto di azioni robuste, sull’energia da biomasse, per fornire agli agricoltori alternative alle coltivazioni tradizionali, che siano concretamente praticabili ed in grado di produrre reddito, occupazione e ricadute benefiche per l’ambiente».

Sulla bionergia Vecchioni è sospettoso sulle reali intenzioni del governo e vede ancora «un distacco preoccupante tra le dichiarazioni di principio, tutte concordi nell’attribuire a questo argomento un alto grado di priorità, e la povertà delle azioni messe in campo. Dal nostro punto di vista – ha detto il presidente di Confagricolturai - un progetto industriale si giustifica nella misura in cui crea occupazione ed effetti sulle coltivazioni del territorio in cui si va a collocare. Per questo anche i prezzi proposti per l’acquisto delle materie prime agroenergetiche, e le tipologie di produzione richieste, dovranno essere valutati in funzione del grado di interesse che rivestono per i produttori».

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