[26/10/2006] Aria

L’Europarlamento per tessuti più sicuri. I Pfos allo 0,005%

STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha approvato con 632 voti favorevoli, 10 contrari e 20 astensioni la relazione di Carl Schlyrer (Verdi/ALE, SE) che dà praticamente il via libera alla direttiva (che greenreport.it aveva già annunciato nelle sue linnee generali) per ridurre il commercio e l´uso dei perfluottano sulfonati (Pfos), sostanze che contribuiscono all´effetto serra e pericolose per la salute umana.

I Pfos sono utilizzati soprattutto per rendere resistenti ai grassi, oliorepellenti e idrorepellenti tessuti, tappeti, tappezzerie, pellami, abbigliamento, carta e rivestimenti. Sono usati anche per cromatura, fotografia, fotolitografia, schiume antincendio e i fluidi idraulici per l´aviazione. I Pfos e sono tossici per i mammiferi, persistono nell’ambiente e si accumulano negli organismi viventi.

Il compromesso raggiunto dall’Europarlamento prevede che i prodotti non possano contenere una percentuale di Pfos pari o superiore allo 0,005% della massa, molto meno dello 0,1% proposto dalla Commissione europea che rimane in vigore per prodotti o articoli semifiniti o parti dei medesimi, «calcolata con riferimento alla massa delle parti strutturalmente o microstrutturalmente distinte che contengono Pfos o, per i tessili o altri materiali rivestiti, se la quantità di PFOS è pari o superiore a 1μg al metro quadro di materiale di rivestimento».

Una decisione che però riguarda solo i nuovi prodotti e con deroghe per alcuni materiali (fotoresist e rivestimenti antiriflesso per i processi fotolitografici, rivestimenti per la fotografia industriale, applicati a pellicole, carte o lastre di stampa, abbattitori di nebbie e aerosol per la cromatura dura, agenti imbimenti per elettroplaccatura e i fluidi idraulici per l´aviazione) e per le sostanze e preparazioni necessarie per produrli.

Le schiume antincendio sul mercato prima dell´entrata in vigore della direttiva nel 2007, potranno essere utilizzate per altri 4 anni e mezzo. D´altra parte, entro due anni dall´entrata in vigore della direttiva, gli Stati membri dovranno predisporre e trasmettere alla Commissione un riepilogo dei processi soggetti a deroga e la quantità di Pfos in essi utilizzata e che essi rilasciano, nonché le attuali scorte di schiume antincendio contenenti PFOS.

Se però si troveranno sostanze e tecnologie alternative e più la Commissione dovrà riesaminare ciascuna delle deroghe in modo che l´utilizzo dei Pfos «sia gradualmente abbandonato non appena il ricorso ad alternative più sicure divenga tecnicamente ed economicamente praticabile».

La commissione eserciterà anche un costante monitoraggio sui prodotti contenenti acido perfluoroctanoico (Pfoa)

Che avrebbero un rischio analogo ai Pfos.

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