[27/10/2006] Rifiuti

Raccolta differenziata, l´Ato di Siena ai vertici e vuole migliorarsi

SIENA. In attesa che esca l’interezza dei dati sulla produzione e raccolta dei rifiuti in Toscana certificati da Arrr, anche l’Ato di Siena ha presentato quella parte di numeri che lo riguardano. E sono numeri che lo confermano tra i più “ricicloni” della Toscana: secondi, con il 37,94 per cento di efficienza nelle raccolte differenziate, dietro a Prato, che guida questa classifica con uno scarto dello 0,7 per cento. L’ulteriore notizia, però, è che l’Ato non vuole fermarsi qui e che per migliorare la raccolta ha deciso di avviare, in via sperimentale con il consenso dei Comuni, la raccolta porta a porta alle utenze non domestiche.

«Siamo soddisfatti del traguardo raggiunto – ha detto Fabiola Ambrogi, presidente della comunità di ambito di Siena Ato 8 – soprattutto se si considera che il territorio del nostro ambito è vasto e con caratteristiche geografiche molto particolari. Un riconoscimento di efficienza per il quale vogliamo ringraziare i tanti cittadini che quotidianamente si impegnano a separare i loro rifiuti e a collocarli correttamente negli appositi punti di raccolta. Tuttavia osserviamo con preoccupazione che l’incremento nella produzione complessiva dei rifiuti è ancora sostenuto e che l’aumento delle raccolte differenziate non è sufficiente a contrastarlo».

«L’intercettazione delle frazioni merceologiche più diffuse, con l’attuale servizio di raccolta, ha raggiunto livelli di maturità. Per questo – ha concluso - riteniamo indispensabile programmare nuovi interventi che raggiungano nuovi utenti, magari con caratteristiche tali da far aumentare significativamente i quantitativi differenziati intercettati. Stiamo perciò elaborando un progetto, che attiveremo con il consenso dei Comuni in via sperimentale, per servire mediante raccolta porta a porta le utenze non domestiche. Tale servizio dovrebbe consentire di raccogliere molto materiale selezionato, di ottima qualità. Trattare e recuperare tali quantitativi di raccolte differenziate porterà a una riduzione dei costi delle fasi lavorative e a ottenere i contributi riconosciuti dai Consorzi di filiera. Questa scelta comporterà un punto di equilibrio soddisfacente tra l’incremento delle raccolte differenziate e il contenimento della tariffa dei servizi».

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