[30/10/2006] Urbanistica

Ma perché in val d´Orcia nessuno parla di parchi?

PISA. Emiliani sull’Unità di sabato scorso aiutato da un titolo forte, ha rincarato la dose su Montichiello. Lo ha fatto mentre nel paesino toscano il ministro Rutelli con molti esperti discuteva delle cure del caso. Ai sindaci naturalmente fischiavano le orecchie visto che gira gira la fonte di tanti guai inclusi quelli che si profilano da tante altri parti, sono proprio loro insieme alla regione che gli tiene spago anziché rivitalizzare le sopraintendenze.

Perché se non vogliamo giocarci l’Italia vanno ripristinate precise gerarchie pianificatorie in cui ognuno stia buono e zitto al suo posto. Di nuovo c’è poco se non la riproposizione di rimedi a lungo sperimentati e non certo con buoni risultati e che appaiono tanto più contraddittori nel momento in cui anche la Costituzione prevede altro.

Detto questo va aggiunto che è sorprendente che si discuta di questi problemi in Val d’Orcia ignorando i parchi e il fatto che proprio lì – e lo ricorda anche Emiliani- vi è un Parco naturale e artistico, dimenticando però di aggiungere che si tratta di un parco fantasma. Infatti in Toscana sebbene nessuno ne abbia finora fatto menzione i parchi veri per fortuna ci sono ma sono altrove.

Non solo, ma alcuni dei più noti – quello di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli - sono nati proprio in risposta a colossali progetti speculativi dinanzi ai quali Montichiello impallidisce.

Perché allora anche negli ultimi consulti tra tanto autorevoli medici non c’erano quelli dell’ambiente ossia che gestiscono parchi e aree protette? Eppure in Italia oggi oltre il 10% del territorio è protetto da parchi non fantasma e non di carta in virtù di leggi nazionali e regionali che con le soprintendenze hanno poco o niente a che fare e che vanno bel al di là delle normative urbanistiche grazie alla loro ‘specialità’ anche pianificatoria.

Due dei nostri tre parchi regionali toscani –tanto per fare un esempio - hanno avuto anche recentemente importanti riconoscimenti europei; la cosa è così irrilevante e insignificante da non essere neppure ricordata in questo dibattito a senso unico e per molti versi fuorviante?

Le leggi sulle aree protette hanno innegabilmente dato finora, malgrado i danni matteoliani, più risultati della stessa legge sul paesaggio che per molti e significativi aspetti è stata aiutata proprio dalle aree protette anche e specialmente in toscana. Vogliamo parlarne o ci accontentiamo di qualche dossier di consiglieri che alle denunce non sanno accompagnare nessuna seria e credibile proposta?

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