[02/11/2006] Urbanistica

Conti: Ok ai nuovi interventi edilizi purché siano di utilità sociale

FIRENZE. «Il risparmio di territorio? E’ alla base di tutto il nostro lavoro ed è uno dei principi della legge 1». Così l’assessore regionale all’urbanistica Riccardo Conti (nella foto) commenta il patto interistituzionale siglato oggi tra Regione, Anci, Upi e Uncem in vista anche del prossimo Pit (piano di indirizzo territoriale).

Il nuovo patto farà sì che il territorio sia governato attraverso attività coerenti e coordinate secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, come previsto da titolo V della Costituzione e in base al principio di collaborazione e sinergia, come stabilito anche dalla legge regionale 1 del 2005, nonché con processi decisionali molto semplificati.

Ma sul consumo di territorio lo stesso Conti pone un dubbio: «Fatto salvo questo principio il vero dilemma è che oggi ci troviamo di fronte a una fase in cui il recuperabile è stato ormai quasi tutto recuperato. E allora che si fa? C’è da fare una riflessione più complessa».

L’assessore Conti, che ha annunciato che un tavolo di concertazione istituzionale ogni sei mesi si riunirà con il compito di verificare i problemi emergenti nel governo del territorio della Toscana, fungendo da punto di riferimento per l´azione delle istituzioni, ha una sua idea per risolvere la situazione attuale: «Noi non possiamo certo pensare che non si costruisce più nulla una volta recuperato tutto l’esistente. Così come non è possibile fare il ragionamento inverso, ovvero che una volta recuperato tutto, si possa costruire ovunque e comunque».

La soluzione allora è quella che individuerà ill Pit, ovvero «sono strategicamente ammissibili – spiega ancora Conti - quegli interventi edilizi non fini a sé stessi ma che hanno un’utilità sociale».

«Il Pit - ha poi continuato l´assessore - si attuerà con pochi progetti dall´alto e tanta programmazione dal basso che abbia per protagonisti comuni e province, in una logica di coerenza sia con le politiche territoriali sia con le strategie di sviluppo. Uno sforzo comune che ci permetta di aprire anche un rapporto nuovo con l´investimento privato. In un quadro pubblico strutturato e solidale può aprirsi una stagione di alleanza fra il meglio del pubblico e il meglio del privato per realizzare obiettivi rilevanti di trasformazione territoriale sostenibile. Insomma, per governare bene il territorio la strada che dobbiamo intraprendere è quella che produce piani e non vincoli. È una scelta molto netta».

Il presidente di Anci Toscana Paolo Fontanelli ha ricordato nel corso dell’incontro che «La salvaguardia del territorio e del paesaggio toscano si può realizzare soltanto con forti processi di responsabilizzazione degli enti locali. Le amministrazioni più vicine al territorio devono essere messe in grado di decidere, assumendo responsabilità e rappresentando esigenze. Un territorio può essere governato in modo virtuoso solo se si dispone di un sistema di compartecipazione e condivisone delle scelte fra l´istituzione regionale e gli enti locali».

Concetto rafforzato anche dal presidente di Upi Toscana Lio Scheggi: " Questo atto rappresenta innanzi tutto un´assunzione di responsabilità della politica in una regione come la Toscana dove, peraltro, il governo del territorio c´è ed è presente e ha ben chiaro un concetto: il paesaggio è inserito nella contemporaneità e con esso non possiamo avere un rapporto da museo".

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