[02/11/2006] Consumo

De Castro vieta i trucioli nei vini Doc e Docg

ROMA. Dopo l´approvazione del Regolamento Ue sui "trucioli" di quercia nei vini, il ministro ministro delle politiche agricole De Castro ha firmato il decreto che ne vieta l´utilizzo per i vini Docg e Doc italiani, adottando così le misure più restrittive consentite dall’Unione Europea ai singoli paesi membri.

«La vicenda dei trucioli - ha affermato il ministro De Castro - ci dimostra che siamo riusciti ad assicurare la tutela dei nostri vini di qualità, bilanciando le posizioni inizialmente definite con l´approvazione del Consiglio del settembre 2005. Negli ultimi 5 anni l´export italiano di vino è cresciuto di 500 milioni di euro, e nel 2007 sfonderà il muro dei 3 miliardi complessivi. Un risultato ottenuto senza trucioli. Con il decreto firmato oggi - prosegue il Ministro - diamo garanzie per la competitività futura delle nostre cantine di qualità. In questo settore dobbiamo migliorare ancora e per essere competitivi sui vini di qualità certificata non vogliamo puntare a risparmi di costi con metodi che, come i trucioli, producono danni all´immagine e alla qualità, ma dobbiamo migliorare nella competitività nei mercati esteri e nella crescita dimensionale delle imprese».

Legambiente, pur plaudendo al decreto chiede ancora uno sforzo per la protezione della qualità vinicola in Italia: «se si considerano le condizioni date dall’Unione europea, verrebbe da dire che questo è il massimo che si poteva ottenere – spiega il direttore generale dell’associazione, Francesco Ferrante - Eppure si può estendere il divieto dei trucioli anche ai vini ad indicazione geografica tipica e si può prevedere la segnalazione in etichetta. L’Italia può proteggere il suo patrimonio enologico – continua Ferrante – combattendo in ogni modo possibile le forme di omologazione delle produzioni e di livellamento della qualità. Intanto valorizzando anche gli Igt, che rappresentano una grossa fetta del mercato italiano di qualità, poi ponendo le basi per rendere chiara già dall’etichetta il processo utilizzato per l’invecchiamento del vino. Una battaglia, questa, necessaria alla tutela della qualità italiana e delle scelte del consumatore, che il nostro paese non può permettersi di perdere».

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