[10/11/2006] Rifiuti

Nasce il marchio di compostabilità per le bioplastiche

RIMINI. E’stato presentato oggi ad Ecomondo il marchio di compostabilità del Consorzio italiano compostatori (Cic), che sarà riconosciuto alle aziende che dimostreranno di possedere i requisiti tecnici per poter trasformare manufatti in bioplastiche in ammendante compostato.

Questo significa andare a valutare la degradabilità effettiva nella filiera del compostaggio e la compatibilità ambientale dei prodotti che ne derivano.
«E’ una novità assoluta – ha dichiarato Massimo Centemero del Consorzio italiano compostatori - che offre un’opportunità al produttore di bioplastiche e garanzie al consumatore che i materiali di natura organica che ha differenziato vadano ad un effettivo recupero».

I manufatti in bioplastiche riguardano diversi settori, che vanno dai sacchetti per la spesa, agli imballaggi, ai componenti per l’interno delle automobili, agli assorbenti per bambini, ma anche vasetti per le piante e teli di pacciamatura.

Il compostaggio, tecnica ormai consolidata per il trattamento delle sostanze organiche biodegradabili, rappresenta senza dubbio la migliore tecnica di recupero delle bioplastiche, a patto che questi biopolimeri dimostrino di avere caratteristiche di decomposizione simili alla sostanza organica.

Gli standard di riferimento attuali individuano le caratteristiche che devono avere gli imballaggi realizzati con bioplastiche per essere compostati, ma non esistono norme tecniche specifiche su scala reale.
«Per questo - ha dichiarato Centemero - il Cic si è impegnato ad implementare lo standard attuale di riferimento, proponendo un test di disintegrazione su scala reale per i manufatti compostabili e ha depositato un marchio per la compostabilità delle bioplastiche.
Il programma di certificazione verrà avviato questo autunno e riguarderà dapprima il rilascio del marchio per film bioplastici, ma in seguito riguarderà tutti i manufatti realizzati con biopolimeri».

Unitamente agli aspetti di riduzione dello scarto organico da avviare a discarica, previsto dalla norma che discende dalla direttiva discariche, l’avvio degli imballaggi compostabili nel settore del compostaggio permetterà di ottenere un prodotto di qualità in quanto diminuirà la frazione di inerti indesiderati quali le plastiche attualmente utilizzate per gli shoppers, e consentirà anche di limitare la produzione di sovvalli, ovvero altri rifiuti il cui destino non potrà che essere la discarica.

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