[13/11/2006] Energia

E il ministero pensa a certificati gialli per incentivare i biofuel

FIRENZE. Quali sono le prospettive dell’olio vegetale puro per trasporti ed energia? Questo è stato il tema della tavola rotonda che è stata svolta dopo la presentazione del progetto Voice. ministero delle politiche agricole e forestali, Provincia di Firenze, Arsia, associazioni di categoria, sono i soggetti intervenuti sul tema.

La discussione parte dall’applicazione della Direttiva sui biocombustibili 2003/30/CE sulla promozione dell’uso dei biocarburanti nei trasporti (in Europa a contrario delle altre parti del mondo si produce più biodiesel che bioetanolo) recepita dall’italia con il D.L n.128 del maggio 2005, dalla legge 81/2006 che regola interventi urgenti per l’agricoltura e l’agrindustria e dai finanziamenti al settore.

Dal quadro generale appare che in Italia il supporto ai biocarburanti sia focalizzato solo su biodiesel e bioetanolo/ETBE che hanno tra l’altro limitate ricadute sul sistema agricolo e di prima trasformazione nazionale (questo elemento invece premiante nella Direttiva EU).

Inoltre il contributo del biodiesel è contingentato 200.000 t/a (a contrario di quello che avviene in Germania) quindi in realtà il suo contributo è modesto (circa lo 0,7 % in peso delle vendite di gasolio-motori in Italia per l’anno 2002). Inoltre per i trasporti il biodiesel deve essere miscelato. Queste sono le motivazioni che inducono a richiedere un passaggio verso l’utilizzo dell’olio vegetale puro. Le soluzioni sono già ampiamente note e sviluppate in diversi Paesi Europei, quali Danimarca e Germania, dove si è essenzialmente affermata la filiera della colza e l’utilizzo di piccoli sistemi. In Germania esistono 13 impianti industriali centralizzati per la produzione di olio di colza (tramite estrazione a caldo e con solventi, e successiva raffinazione) e ben 261 di tipo “decentralizzato”, cioè di taglia più piccola ed estrazione a freddo, con una capacità produttiva complessiva superiore a 2 Mil.tonn/anno.

E’ stato anche sviluppato uno standard specifico per l’olio di colza puro (DIN 51605), e questi combustibili sono stati resi esenti da accisa. E in Italia «intanto nella finanziaria 2007 abbiamo portato la defiscalizzione a 250.000 t/a per la produzione di biodiesel - afferma Roberto Murano - del ministero delle politiche agricole e forestali - cerchiamo di favorire la filiera corta anche per la produzione di biodiesel e introduciamo un meccanismo sanzionatorio che mancava nella legge 81. Le risorse che proverranno dalle sanzioni andranno ad alimentare il fondo di defiscalizzazione e la ricerca innovativa nel settore dei biocarburanti».

«Stiamo poi pensando - conclude Murano- ad una sorta di certificati “gialli” per la produzione di carburanti da oli vegetali, operando quindi non dalla parte fiscale ma cercando di creare un mercato appetibile». Tra i partner del progetto Voice c’è la provincia di Firenze che è intervenuta con l’assessore all’agricoltura Pietro Roselli che ha immediatamente ricordato che la provincia, grazie al progetto del trattore ad olio vegetale puro, ha vinto il premio Kyoto 2006 assegnato dal ministro all’ambiente Pecoraro Scanio durante la rassegna Ecomondo «noi crediamo molto in questo progetto e diamo un supporto logistico - introduce Roselli - pensiamo che sia assolutamente da sviluppare la produzione di energia da biomasse così come indica la nuova Pac e pensiamo che il nostro sistema produttivo agricolo sia attrezzato e maturo per cogliere questa opportunità che, se si attua il ciclo chiuso, vede l’autoproduzione di energia pulita per la propria azienda. La capacità di intervento di una pubblica amministrazione- conclude Roselli.- si misura sull’incentivazione del settore e facendo in modo che non vi siano penalizzazioni dalle accise e penalizzazione burocratica».

Anche l’agenzia regionale che si occupa del settore agricolo (Arsia), fa parte del progetto «noi curiamo la parte strettamente agricola del progetto, quella che si occupa delle varietà di girasole da coltivare - afferma Paolo Bottazzi - ma la scommessa importante di questa operazione è che anche come prodotto finale vi siano ricadute sul mondo agricolo che sta attraversando un momento difficile».

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