[16/11/2006] Acqua

Il Rodano protagonista del 6° colloquio fluviale europeo

FIRENZE. Quest’anno è la Regione Rhône-Alpes ad organizzare il 6° colloquio fluviale europeo del Sud, dopo che le precedenti edizioni erano state accolte da Spagna, Italia e Portogallo. Nel 2004 i presidenti delle regioni Languedoc-Roussillon, Provence-Alpes-Côte d’Azur e Rhône-Alpes, hanno affermato la volontà di considerare la gestione del Rodano come progetto globale interregionale e di dimensione europea.

Il “Plan Rhône” è un vero progetto di sviluppo sostenibile per il fiume e la sua valle, in cui si affrontano le questioni del rischio idraulico, della qualità delle acque, della produzione di energia, del trasporto fluviale, ma anche del turismo e della cultura. Il progetto presentato dallo Stato, dalle regioni suddette e dal comitato di bacino Rhône-Méditerranée, qualche mese fa è stato approvato dal comitato interministeriale per la pianificazione e la competitività dei territori e presentato alla commissione europea.

I temi affrontati in tre sessioni differenti, durante il 6° Colloquio Fluviale Europeo del Sud che si svolgerà a Lione dal 16 al 18 novembre riguardano: il fluviale tra sviluppo turistico e scale spaziali; i fiumi tra natura, territori, paesaggi e società; il fiume, l’urbano, la città.
Tutti gli aspetti saranno messi a confronto ed in prospettiva con altre esperienze europee.

Nutrito il programma della tre giorni che vede anche una notevole partecipazione italiana: durante la prima sessione è presentata dalla Provincia di Ferrara la pista ciclabile Destra Po. Durante la seconda sessione si parla del Parco del Ticino lombardo, mentre durante la terza sessione che riguarda il fiume e la città si parla di “Roma e il Tevere” e del progetto “Torino città d’acque”. Estremamente interessante lo spazio riservato ad esperienze di altri continenti sui fiumi Senegal, Mékong e Paranà.

«Auspico che questi incontri permettano di meglio apprezzare l’importanza dei beni patrimoniali come risorse di sviluppo del turismo fluviale - ha dichiarato Jean-Jack Queyranne, ex ministro ora deputato del Rodano e presidente della Regione Rhône-Alpes - di favorire l’attaccamento delle popolazioni ai loro fiumi, di rinforzare i legami tra gli attori dei fiumi come infrastrutture naturali e culturali che partecipano alla costruzione dell’Europa contemporanea».

(Il Rodano all´altezza di Avignone. Sullo sfondo il palazzo dei Papi)

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