[17/11/2006] Rifiuti

Escavazioni, quando la terra è rifiuto e quando non lo è

LIVORNO. Dove andranno a finire i 900mila metri cubi di terra che saranno prodotti dalle escavazioni di Salviano 2 e Porta a Mare? La domanda nasce in seguito a quanto emerso dalla riunione della IV commissione consiliare del Comune di Livorno. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Nazione, il Comune non avrebbe alcun sito dopo portarli e prevede costi altissimi per lo smaltimento.

La questione della terra prodotta da escavazioni è abbastanza complicata e abbiamo quindi chiesto lumi a Francois Le Panteur, direttore di Cliri (Centro livornese recupero inerti).

Direttore, può spiegarci che cosa è stabilito per legge riguardo alla terra proveniente da escavazione?
«La terra è un materiale che in alcuni casi viene considerato rifiuti e in altri no. Non è rifiuto e sottolineo non, solo nel caso in cui l’impresa escavatrice o i proprietari terrieri o il Comune indichino un luogo dove portarla. Questa indicazione però non basta da sola e serve anche che sia attestata e accertata dall’Arpat, come stabilito da D.471/99».

Visto che questa area non sembra esserci, quindi la terra in questione è da considerarsi rifiuto?
«Esatto. Infatti quando non viene indicata alcuna area, la terra diventa rifiuto e come tale deve essere trattato. Quindi o avviato al recupero o alla discarica».

Qual è la differenza sostanziale tra le due situazioni?
«Che mentre avere un’area indicata e attestata dall’Arpat costa facciamo un esempio 1, portarla in discarica costa 100. E su Livorno non c’è un solo posto dove si può portare la terra a costo di 1. O meglio ci sarebbero anche ma per un motivo o per l’altro non ci sono le autorizzazioni».

Può farci un esempio?
«All’Interporto di Guasticce mi risulta esserci un rilevato, ovvero un’area da riempire, che potrebbe essere fatta a posta. La sua capacità infatti, secondo le rilevazioni che ho a disposizione, è di un milione di metri cubi di terra. Ma non so come mai, o meglio posso solo immaginarmi come mai le autorizzazioni non ci sono ancora. Stessa cosa manca anche per le vasche di colmata, che potrebbero essere un’altra alternativa dove gettare la terra. La cosa funzionò bene invece per la realizzazione del Faldo, che infatti fu costruito in poco tempo. A Livorno, comunque, il dove portare la terra da escavazione è un vero problema».

Ci sembra di capire che non sarà facile, quindi, trovare una soluzione.
«Se c´è una volontà politica, una soluzione si trova».

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