[17/11/2006] Parchi

Il Santuario dei cetacei, tra le regioni coinvolte manca il dialogo

PISA. Vorrei riprendere l’intervento di Anna Marrocco sul Santuario dei Cetacei per aggiungervi qualche informazione e fare alcune proposte. Dell’Osservatorio a Capoliveri si parla da un bel po’ di tempo ma non è facile combinare qualcosa se il Santuario e la sua cabina di pilotaggio dormono alla grossa.

Dopo l’unica riunione dei tre paesi tenutasi a Portoferraio ormai un bel po’ di tempo fa come Ossevatorio dei parchi europei (Ope) di Federparchi in un incotro alla Regione Liguria con il dr Avancini del ministero chiedemmo copia del piano presentato dai francesi e proponemmo un incontro nazionale a Genova nella sede del Santuario in cui coinvolgere le tre regioni e le rispettive aree protette marino-costiere ovviamente interessate al destino di questa area protetta sui generis. Non ottenemmo alcuna risposta e da allora non è successo niente.

Per ripartire possono certo servire le più varie iniziative compresa quella a cui accenna concretamente l’assessore Marrocco, ed anche i contatti recenti con relativi accordi sottoscritti – come ho letto su La Nazione - tra alcuni ricercatori toscani e le autorità tunisine.

Ma è singolare che con gli altri due paesi che fanno parte del Santuario nessuno faccia niente. Ecco io credo che soprattutto nel momento in cui ripartirà finalmente il Parco nazionale dell’Arcipelago non sarebbe male agire più che da sparpagliati da vincolati e pensare ad una iniziativa, ad esempio, della Provincia di Livorno d’intesa con la nostra Regione per riunire la Cabina di pilotaggio, le tre regioni e i parchi interessati.

Non dimentichiamo che la Liguria oltre ad ospitare la sede della segreteria è anche molto attiva su questi problemi e credo che accoglierebbe con favore l’invito e altrettanto farebbe la Sardegna che più degli altri è rimasta finora alla finestra. L’incontro potremmo farlo a Livorno così potrenno riprendere anche il dibattito recente sul libro Blu da onorare anche

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