[17/11/2006] Rifiuti

Acciaio: prodotto sostenibile, processo da innovare

LIVORNO. Nel 2005 la percentuale di imballaggi in acciaio riciclata, rispetto al totale degli imballaggi prodotti, ha raggiunto quota 63,5%, pari a 356.000 tonnellate, che superano largamente gli obiettivi previsti dal decreto Ronchi. E il trend del riciclo dell’acciaio è positivo anche per il 2006: secondo le ultime proiezioni del Consorzio Nazionale Acciaio, per quest’anno ci si attende un ulteriore incremento - pari all’8,5% circa - del materiale riciclato.

Sono le cifre che Lorenzo Pagani, presidente di Anfima, associazione confindustriale tra i fabbricanti di imballaggi metallici e affini, ha diffuso in occasione di Ecomondo: «L’acciaio e l’alluminio sono materiali totalmente riciclabili, dal momento che qualsiasi prodotto composto da queste due materie, alla fine del suo ciclo di vita, può essere completamente riutilizzato per un numero infinito di volte, senza che i materiali perdano le loro qualità intrinseche, come avviene invece in molti casi per carta e plastica. Per questo il recupero dell’acciaio e dell’alluminio è uno dei temi significativi per tutti gli operatori del comparto poiché rappresenta il modo migliore per aumentare l’eco-sostenibilità dei prodotti metallici».

Accanto a queste considerazioni sulle qualità del prodotto (acciaio e alluminio) ne andrebbero fatte altre che riguardano i processi di produzione. Che, notoriamente sono "a caldo". E che, altrettanto notoriamente producono notevoli emissioni e scarti. E´ la completa rimozione del rapporto processo-prodotto che impedisce di indirizzare l´innovazione e la ricerca applicata verso lo studio e l´applicazione di tecnologie di mitigazione degli impatti.

L´orientamento degli investimenti verso tecnologie di risparmio energetico, recupero dei rifiuti, riduzione delle emissioni potrebbero aprire nuove filiere industriali che, insieme al business, contribuirebbero a rendere sostenibili gli impetuosi sviluppi industriali dei paesi asiatici.

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