[17/11/2006] Aria

«Mal´aria» sbarca all´aeroporto di Peretola

FIRENZE. «Mal’aria» la storica campagna di Legambiente, quella con le lenzuola antismog, quest’anno si svolgerà all’aeroporto di Peretola per denunciare l’inquinamento atmosferico causato dagli aerei che rilasciano sostanze dannose come il cherosene sugli abitati di Quaracchi, Peretola e Brozzi. Lo ha comunicato Leonardo Sgatti, presidente di Legambiente Firenze, presentando la nuova edizione della manifestazione.

«L’aeroporto Vespucci è ormai diventato insostenibile per l’inquinamento atmosferico e acustico e per l’incremento degli aerei – ha dichiarato Sgatti – non c’è alcun rispetto per la qualità della vita degli abitanti che vivono vicino all’aeroporto: occorrono interventi radicali per sanare la situazione e per bloccare il piano scellerato della società aeroportuale, che vorrebbe portare addirittura a 2 milioni e mezzo i passeggeri in transito».

Legambiente cita i dati del monitoraggio Arpat in sostegno della sua denuncia: l’agenzia ha misurato una media di circa 62 decibel, due in più rispetto all’anno precedente. Quindi il rumore è ormai oltre i limiti dei 60 decibel che la Giunta e il Consiglio Comunale avevano previsto per la tutela dei residenti. Inoltre l’inquinamento atmosferico non è mai stato monitorato e la stessa Arpat conferma la presenza di cherosene, rilasciato dagli aerei soprattutto di Meridiana, che sta incrementano i propri voli. I collegamenti con altri aeroporti nazionali e internazionali stanno aumentando e la nuova ‘mini’ bretella di rullaggio servirà non tanto alla sicurezza quanto ad aumentare proprio i voli e quindi il disagio per il contiguo tessuto residenziale dichiara l’associazione ambientalista.

«La ‘bretellina’ va demolita – ha proseguito Sgatti – per scongiurare ulteriori aumenti di traffico aereo ed è costruita senza la necessaria V.I.A per cui chiediamo l’intervento della magistratura a seguito del nostro esposto del luglio scorso. La sicurezza rimane un problema irrisolto – ha aggiunto Sgatti – sia per le abitazioni esistenti, che vengono sorvolate a bassa quota, che per l’autostrada e anche per i futuri insediamenti previsti nell’area di Castello. Siamo dunque nettamente contrari a qualsiasi sviluppo dell’aeroporto e a progetti di allungamento o di seconda pista parallela all’autostrada, che aumenterebbero a dismisura i disagi degli abitanti e l’inquinamento ambientale - ha concluso il Presidente di Legambiente Firenze – siamo invece favorevoli ad una razionalizzazione del trasporto aereo in Toscana, che veda una equilibrata integrazione fra Firenze e l’aeroporto di Pisa».

Una posizione, quindi, assai diversa da quella dei comitati. Come si può leggere nel comunicato che abbiamo pubblicato ieri (sezione eventi) i comitati indicano proprio nella costruzione della pista parallela la soluzione ai problemi di inquinamento acustico. Un progetto per il quale stanno sottoscrivendo una paetizione.

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