[17/11/2006] Urbanistica

Conti: «Un movimento per una nuova moderna urbanistica»

FIRENZE. «Attorno alla preparazione del prossimo Piano di indirizzo territoriale della Regione Toscana – ha detto l’assessore regionale Riccardo Conti - si sono concentrate idee, opinioni, stimoli, che ci auguriamo diano vita a un movimento di politici, intellettuali, economisti, tecnici, esponenti di associazioni di categoria, di sindacati. Un movimento capace di inserire l’urbanistica in un processo che porterà alla creazione di una nuova moderna urbanistica riformista».

L’assessore ha concluso con queste parole il suo intervento al convegno "La necessità della legge nazionale e le esperienze regionali" organizzato al Palaffari dall’Istituto nazionale di urbanistica (Inu) in collaborazione con Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze.

«Rilanciamo il processo di pianificazione – è l’invito di Conti - : il piano pubblico deve tornare ad essere protagonista delle nuova legge di riforma del governo del territorio».

«Non c’è governo del territorio – ha precisato l’assessore - senza l’idea e la pratica di moderni piani: strutturali e non più localizzativi. Piani partecipati, valutati, espressione di analisi, conoscenza, finalità. Orientati alla sostenibilità ed anche alla realizzazione di obiettivi strategici, contenitori e suscitatori di politiche innovative. Per questo piani pubblici. Se il piano pubblico non torna al centro del sistema, rischiamo di depotenziare il ruolo della politica nella riforma in primo luogo, e nel rilancio del governo del territorio poi».

«Risolviamo un grande tema – ha proseguito Conti -, siamo rimasti fino ad oggi in una discussione che ha tenuto come riferimento un modello neoliberista. Ma non dobbiamo fare modello, quanto piuttosto trainare riforma. Offriamo allora un progetto di metodo riformista che si ponga il problema del ruolo dell’iniziativa privata.. Insomma, alla fine della filiera di enti, devono esserci tanti progetti pubblici/privati che aprano un orizzonte più ricco e che guarda al futuro».

Apertura al mercato dunque, scelta che «rompe uno dei deficit italiani prodotto dal fatto di aver guardato finora più alla rendita che al reddito. Vogliamo un’imprenditoria volta al mercato e alla concorrenza. Ci vogliono pertanto nuovi intermediari tra pubblico e privato. La legge deve puntare anche a questo».

L’assessore Conti vuole dunque ‘un’imprenditoria volta al mercato’ e ‘un movimento capace di inserire l’urbanistica in un processo che porterà alla creazione di una nuova moderna urbanistica riformista’.
Dispiace che in tutto questo interessante intervento l’assessore non abbia mai pronunciato la parola ‘sostenibile’.

Torna all'archivio