[21/11/2006] Consumo

Gli scienziati all’Ue : «Il regolamento Reach così non va»

HELSINKI. 38 ricercatori europei hanno lanciato un appello per il rafforzamento del regolamento dell’Unione europea sulle sostanze chimiche (Reach), e per evitare che il Consiglio dei ministri europei e Parlamento Europeo approvino un nuovo regolamento che secondo gli scienziati non tutelerebbe davvero fauna ed esseri umani dagli agenti chimici più nocivi. Le critiche sono state raccolte in una lettera, diffusa dal Wwf, per richiedere una revisione del testo.

«L´attuale testo del Consiglio - affermano gli scienziati - permetterà alle sostanze con proprietà di distruttori endocrini, ma anche alle sostanze cancerogene e che causano danni al sistema riproduttivo, di rimanere sul mercato, anche qualora siano disponibili alternative più sicure". Gli scienziati concludono: "crediamo che ogniqualvolta sia disponibile un´alternativa più sicura alle sostanze chimiche con proprietà di distruttore endocrino, la sostituzione debba essere obbligatoria».

«A fronte del fatto che - si legge nella lettera degli scienziati - molte sostanze chimiche possono interagire ed esercitare effetti tossici addizionali e/o sinergici, deve essere applicato un approccio precauzionale anche qualora le sostanze chimiche considerate singolarmente risultino al di sotto dei livelli di sicurezza». Invece secondo i ricercatori l’attuale versione del Consiglio europeo richiederebbe troppe prove per il danno prodotto da sostanze dannose al sistema endocrino e per le sostanze “altamente preoccupanti” prima di prendere azioni di restrizione o divieto dell’uso delle sostanze. L’appello dei 38 chiede che «laddove le evidenze scientifiche dimostrino che una sostanza possieda proprietà di distruttore endocrino, non è necessario dimostrare la probabilità di gravi effetti prima che questa sia sottoposta alla procedura di autorizzazione».

Torna all'archivio