[21/11/2006] Urbanistica

Diecimila cyber-ringraziamenti per Renato Soru

ROMA. Grazie di tutto signor Soru. Diecimila volte. Per la sua forte azione ambientalista. Lo hanno detto i cyberattivisti che da tutto il mondo gli hanno inviato una mail di ringraziamento e sostegno. E lo hanno fatto tramite il sito Panda P@ssport, invitati dal Wwf Internazionale, dopo che il consiglio Regionale della Sardegna aveva approvato il Piano Paesistico Regionale che stabiliva, per la prima volta in Italia, il divieto assoluto di nuove costruzioni in una fascia che va dai 300 ai 5.000 metri dalla costa (a seconda della vulnerabilità degli ambienti), riconoscendo la scarsità, la fragilità e il valore economico, ambientale e sociale di tale risorsa.

Per la prima volta, il legislatore riconosceva attraverso norme chiare ed efficaci l´importanza della conservazione e valorizzazione delle coste sarde, del paesaggio, della biodiversità e delle peculiarità ambientali, storiche e culturali. La Sardegna, cuore dell´Ecoregione Mediterraneo decideva di tutelare le sue coste, ancora per il 70% intatte, la prima regione italiana a puntare sullo sviluppo sostenibile.

Una scelta coraggiosa, che andava premiata, sostenuta, appoggiata. Da qui la decisione del Wwf Italia di coinvolgere il Wwf Internazionale che aveva messo in moto il Panda Passport: una settimana fa l´invito all´azione è apparso sul sito e in una sola settimana sono state inviate quasi 10.000 mail a Renato Soru.

I paesi più attivi sono stati gli Usa, il Regno Unito, l´Australia, l´ Olanda.Tra i partecipanti, cinque sono del 1920 (86 anni): due svizzeri, un neozelandese, un´inglese, un americano. Le femmine sono la netta maggioranza: 4.025 contro 2.531 maschi (tutti gli altri non hanno precisato il sesso).

«Siamo quasi sempre costretti – ha detto soddisfatto Fulco Pratesi, presidente del Wwf Italia - a criticare i politici e gli amministratori. Questa volta, invece, abbiamo voluto ringraziare e incoraggiare chi sta facendo bene il suo lavoro, nella speranza che possa continuare a farlo ancora a lungo. Ci piacerebbe davvero poterlo fare più spesso! Il clamoroso risultato è anche la prova che sono moltissimi nel mondo coloro che quando visitano un paese straniero sono molto attenti alla sua situazione ambientale, e lo saranno sempre più».

Torna all'archivio