[23/11/2006] Comunicati

La Toscana negli indicatori ambientali Istat

FIRENZE. I dati diffusi dall’Istat sugli “indicatori ambientali urbani” dei 103 capoluoghi di provincia parlano anche della situazione toscana, con una particolare attenzione per il capoluogo Firenze.
Vediamoli scorrendo i 6 capitoli nel quale si divide l’indagine.

Trasporti
Nel 2005 nei comuni capoluogo di provincia si registra un tasso di motorizzazione (numero di auto per mille abitanti) del 615,4, un aumento dell’0,8% rispetto al 2004, una ripresa dopo la forte diminuzione nel 2004, -4,8%, che con un calo della produzione nazionale di autoveicoli e riduzione dei consumi di carburante.

II maggior numero di auto per 1.000 abitanti si registra proprio nel Centro Italia con 686,1 (+0,8%) seguono il Sud con 591,5 (+2,5%) e il Nord con 587,4 (-0,3%). Fuori scala il valore di Aosta: 1.951,7 autovetture ogni mille abitanti, dovuto alla con la minore tassazione nell’iscrizione di nuove autovetture.

In testa troviamo Viterbo (742,9), Roma (733,7), Latina (720,2), mentre il tasso di motorizzazione più bassa del Centro è, forse a sorpresa, a Firenze (549,2) e Livorno (538,5).

Milano è la città che un calo più marcato di auto (-9,4%), seguita da Firenze e Napoli (entrambe -7,3%), dati che quasi sempre coincidono con il miglioramento del rapporto passeggeri dei mezzi pubblici/abitanti che a Napoli registra un +26,7% rispetto al 2000, ma che fa un salto del +9,3% anche a Firenze.

Inquinamento atmosferico
Il numero medio di centraline di monitoraggio della qualità dell’aria dei capoluoghi provinciali passa da da 2,1 centraline per 100 km2 del 2000 ad appena il 2,2 del 2005; con 36,9% dei 103 comuni al di sotto del valore medio. Una presenza che vede il Centro Italia (1,4) ben distaccato dal Nord (3,3) e addirittura dal Sud (1,8). E addirittura con un calo di centraline rispetto al 2.000 nell’ Italia Settentrionale (-4,5%) e in quella Centrale (-0,4%). Invece il Sud aumenta del +22,7%, anche se ci sono ancora 13 capoluoghi di provincia del Mezzogiorno senza centraline.

Ad eccezione di Verona, Venezia e Catania, tutti i grandi comuni, hanno una dotazione di centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria inferiore alla media, ed in sette di questi, compreso Firenze che è a quota 2,0, si è avuta una diminuzione cinque anni.

Inquinamento acustico
Solo 52 dei capoluoghi hanno approvato la zonizzazione acustica, si tratta comunque di un passo in avanti, visto che altri 40 hanno dichiarato di aver avviato i lavori e solo 11 non hanno ancora nessun progetto. In questa classifica i capoluoghi toscani viaggiano nella media del Centro Italia di interventi di bonifica del rumore che nel 2005 è stata la più bassa in assoluto.

Verde urbano
La percentuale generale di verde urbano sulla superficie comunale nel 2005 è del 2,3%, con un +1,8% sul 2004.
Il comune capoluogo toscano con la maggiore dotazione di aree verdi è Pisa con il 31,0% grazie alla presenza di vasti parchi nel territorio comunale, Firenze presenta una densità di verde urbano superiore alla media con oltre il 5 e comunque le città toscane presentano comunque una situazione molto lontana da quella di Caltanissetta e Taranto con una densità di verde comunale che è meno dello 0,05%.

Rifiuti
Nel 2005 la raccolta di rifiuti urbani nei 103 capoluoghi di provincia è di 626,8 kg per abitante (+1,1% sul 2004). I dati dell’Italia centrale sono sopra la media: 694,2 kg per abitante, mentre al Nord (612,8 kg) e al Sud (585,9 kg) sono inferiori, ma ovunque in crescita (+2,4% Sud; +0,7% Nord; 0,4% Centro).

In tutti i capoluoghi esiste la raccolta differenziata ma solo il 74,8% copre tutta la popolazione con questo servizio che raggiunge una percentuale del 21,1% (Nord 30,9%; Centro 19,5%; Sud 7,8%).
Negli ultimi cinque anni nel centro Italia c’è stato un incremento medio dei rifiuti urbani del 13,5% ed un aumento della raccolta differenziata del 70,5%.

Nel 2005 solo 27 capoluoghi presentano percentuali di raccolta differenziata superiori al limite del 35%, che doveva essere raggiunta entro il 2003 secondo il Decreto Ronchi: 22 comuni al Nord e 5 del Centro.
In 25 del Mezzogiorno e 4 del Centro la percentuale di raccolta differenziata è inferiore al 10%, anche se dal 2000 al 2005 il 55,6% dei comuni del Sud ha raddoppiato la quota di raccolta differenziata.

Tra i dodici grandi comuni, quelli che nel 2005 presentano un valore di raccolta differenziata superiore alla media complessiva (21,1%) c’è Firenze con il 32,58% preceduta solo da Torino e Verona, mentre Catania, Napoli e Palermo sono sotto il 10%.

Energia
Nel 2005 il consumo pro-capite di gas metano per uso domestico e per riscaldamento è stato di 429,1 m3 per abitante, + 2,3% rispetto al 2004, Il consumo domestico di energia elettrica è aumentato dello 0,2%, 1.228,7 KWh per abitante. 53 comuni hanno un livello di consumo di gas metano superiore alla media. Invece tra il 2000 e il 2005 Firenze (-0,9%), e Siena (-0,3%) hanno avuto una contrazione dei consumi del gas, registrando livelli di consumo di energia elettrica superiori alla media.

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