[28/11/2006] Urbanistica

E’ Cetica il primo paese toscano interamente riscaldato a legno

CASTEL SAN NICCOLO’ (Arezzo). Sarà Cetica, una piccola frazione del comune di Castel San Niccolò, nel casentino Aretino, il primo paese toscano a riscaldarsi con la legna, o meglio con il cippato di legno, bruciato in un unico impianto di teleriscaldamento, che verrà inaugurato il 29 novembre e che servirà 15 abitazioni, la Pro Loco, la Pieve ed il museo del carbonaio, con un abbattimento del 35% dei costi energetici. Si tratta di una caldaia centrale da 406 kw, con elevati standard di sicurezza ed affidabilità ed un’alta resa termica, che grazie ad un rete di teleriscaldamento di 575 metri di lunghezza riscalderà gli ambienti e fornirà acqua calda alle abitazioni ed edifici pubblici. Si prevede un costo per il combustibile, cioè il legno dei boschi della Comunità montana del Casentino, di circa 6.500 euro all’anno, molto meno dei 36.700 euro che sarebbero stati necessari per produrre la stessa energia con il gasolio. 4 o 5 gli anni previsti per l’ammortamento del costo della caldaia.

Proprietaria dell’impianto è la Comunità montana del Casentino, mentre la gestione è affidata al Comune di Castel San Niccolò

Impianti simili in Toscana sono già funzionanti a Loro Ciuffenna (Ar), Camporgiano (Lu) e Monticiano (Si).

Le istituzioni sembrano dare grande importanza a questa iniziativa, visto che all’inaugurazione parteciperanno l’assessore regionale all’agricoltura e foreste Susanna Cenni, il presidente della Provincia di Arezzo Vincenzo Ceccarelli e Maria Grazia Mammuccini, amministratore Arsia, l’Agenzia che ha partecipato alla realizzazione dell’impianto con la collaborazione del Gal Appennino Aretino, della Comunità montana del Casentino e del Comune di Castel San Niccolò.

L’impianto di Cetica nasce è uno dei progetti pilota di cooperazione transnazionale per lo "sviluppo della filiera foresta-legno-energia attraverso il rafforzamento dell´associazionismo forestale", costa 210mila euro e verrà alimentato con 100 tonnellate annue di cippato.

Una nota dell’Arsia informa che «l’Agenzia della regione Toscana per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale, in collaborazione con l´Associazione italiana energie agroforestali, ha supportato tecnicamente la realizzazione del progetto, dopo una attenta valutazione della sostenibilità tecnico-economica della locale filiera foresta-legno-energia. L’approvvigionamento del cippato per l’alimentazione dell’impianto di teleriscaldamento è ampiamente assicurato dal legname proveniente dall’ordinaria gestione forestale dei boschi esistenti, la cui cura selvicolturale è essenziale per la loro stabilità e continuità nel tempo».

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