[04/12/2006] Consumo

La Commissione Ue arreda i suoi uffici con legno illegale

BRUXELLES. Due anni fa Greenpeace denunciò che la Commissione europea utilizzava per ristrutturare la sua sede al palazzo di Berlaymont di Bruxelles, legname fornito da imprese denunciate per commercio di legno illegale, violando così le stesse norme europee varate dalla Commissione per l’impiego di legno certificato come e proveniente da foreste certificate a gestione responsabile. Il primo dicembre é toccato al vice presidente della Commissione Kallas, che rispondeva ai giornalisti in una conferenza stampa, ammettere l´uso di compensati non certificati proprio per la sala riunioni della Commissione e addirittura negli uffici del presidente Barroso, per questo una multa è stata comminata alla ditta che ha eseguito i lavori di ristrutturazione.

Si tratta, spiega Greenpeace «di compensato proveniente dal taglio illegale delle foreste indonesiane, che ospitano gli ultimi oranghi, specie minacciata di estinzione. All´epoca (nel 2004 ndr), per stessa ammissione delle autorità indonesiane, la maggior parte dei prodotti in legno del Paese era di origine illegale».
Per Sergio Baffoni, responsabile foreste di Greenpeace «mentre l´Unione europea dichiara di voler lottare contro l´importazione di legname illegale, il nuovo presidente Barroso e i suoi colleghi cammineranno nei prossimi mesi su quello che era l´habitat degli ultimi oranghi e delle ultimi tigri di Sumatra. Greenpeace, assieme ad altre 160 associazioni e 80 imprese, chiede all´Unione europea una legge che blocchi il commercio illegale di legname e permetta di perseguire le imprese che infrangono le leggi dei paesi produttori».

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